Una notizia sconvolgente e macabra si è verificata nelle scorse ore tra le strade di San Pietroburgo, in Russia, e riguarda il sempre più frequente fenomeno di abusi sessuali nei confronti di minori. Un uomo, infatti, ha adescato un bambino di appena dieci anni, convincendolo ad entrare nella sua casa, per poi violentarlo sessualmente e, una volta finito, farlo a pezzi, mettendolo in alcuni sacchi della spazzatura e spargendo le parti del suo corpo in giro per la città. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, infatti, il trentacinquenne, Aleksandr Georgievsky, ha compiuto il suo barbaro omicidio all'interno della sua abitazione e come se nulla fosse poi, dopo aver soddisfatto i suoi malati bisogni, ha fatto sì che le parti del corpicino del bambino si disperdessero tra la città.

Prima lo stupro, poi l'orribile omicidio: fatto a pezzi il corpo del bimbo e chiuso in sacchetti

Stando a quanto riportato dal Daily Mail, c'è un video ripreso da alcune telecamere di sorveglianza che riprendono gli ultimi istanti di vita del piccolo bambino, il quale lo si vede camminare a fianco del pedofilo prima di essere portato all'interno della sua casa. Aleksandr Georgievsky, dopo aver incontrato per caso il bambino presso la stazione ferroviaria di San Pietroburgo, ha immediatamente visto in lui la vittima perfetta e lo ha convito poco dopo a seguirlo corrompendolo con dei dolcetti. Una volta arrivati a casa, però, è cominciato l'incubo per la piccola vittima, perché l'uomo lo ha immediatamente violentato e ucciso barbaramente.

Per occultare il terribile gesto compiuto, il trentacinquenne ha pensato bene di nascondere i pezzi del corpo del bambino all'interno di alcuni sacchetti, per poi uscire come se nulla fosse a buttarli nelle varie zone della città.

Aleksandr Georgievsky condannato all'ergastolo

Grazie al lavoro delle forze dell'ordine del luogo, che hanno trovato alcuni sacchetti con all'interno parti del corpicino della vittima poco dopo, sono partite le indagini e sono riusciti a risalire ad Aleksandr Georgievsky.

Il pedofilo e omicida ha poi confessato il terribile gesto compiuto, specificando lui stesso agli uomini della polizia dove si trovavano i resti del corpo del piccolo di appena dieci anni. Dopo alcuni mesi di processo, il trentacinquenne russo è stato condannato giustamente per quanto commesso all'ergastolo, anche se tutto questo non servirà a colmare il dolore che il brutale omicidio ha provocato nel cuore dei genitori del piccolo.