La Libia è piombata nel caos e, senza un valido supporto da parte di Paesi che hanno sempre sostenuto il governo internazionalmente riconosciuto, lo stesso esecutivo presieduto da Fayez al-Sarraj potrebbe rischare il tracollo. In base a quanto riferito in un tweet da parte dell'emittente al-Ahrar, violentissimi combattimenti tra le milizie della 7/a Brigata e le forze regolari libiche sono in corso nell'area Abu Salim. Nelle ultime ore giunge notizia di rinforzi giunti a Tripoli da Misurata, il presidente al-Sarraj avrebbe dato mandato alla forza anti-terrorismo del generale Mohammed al-Zain di entrare nella capitale e cercare di organizzare un cessate il fuoco.

Il bilancio attuale è di circa una cinquantina di morti e diverse centinaia di feriti negli scontri. Il sostegno nei confronti di Tripoli, per il momento, è di natura diplomatica (appelli per porre fine alle ostilità sono arrivati dall'ONU e dall'Unione Europea) anche se ci sono già indiscrezioni su una possibile soluzione militare qualora la situazione si dovesse aggravare. Da parte italiana, però, questa eventualità viene esclusa dagli esponenti di governo, tanto dal vicepremier Matteo Salvini quanto dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

Nessun corpo speciale italiano, l'ambasciata resta aperta

Nelle ultime ore era circolata su alcune testate la notizia di un possibile intervento in Libia di corpi speciali italiani.

Il governo Conte, con una nota ufficiale, ha seccamente smentito questa ipotesi. "Proseguiamo a seguire con attenzione l'evolversi della situazione ed abbiamo già espresso preoccupazione oltre all'invito di cessare immediatamente le ostilitià, insieme a Stati Uniti, Regno Unito e Francia". Nonostante la difficile situazione, l'ambasciata italiana in Libia resta aperta, così come reso noto in un tweet pubblicato dalla stessa sede diplomatica di Roma a Tripoli.

Le parole di Salvini

Il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, ha dunque smentito l'ipotesi di un intervento militare italiano in Libia, qualora la situazione di caos dovesse perdurare.

"Gli interventi militari non risolvono nulla, pertanto li escludo", ha detto Salvini ai microfoni di Radio 24, evidenziando la sua speranza che quanto da lui espresso "lo capiscano anche altri, perché le incursioni di altri che hanno altri interessi non devono prevalere sulla pace che è il bene comune". Il vicepremier assicura inoltre di essere in contatto diretto con gli italiani che si trovano in Libia. "I nostri uomini - ha spiegato - tra cui militari, diplomatici, lavoratori dell'Eni che in Libia stanno vivendo i rischi portati da un intervento militare che non ha alcun senso". In ultimo, il titolare del Viminale ha espresso il suo sostegno alle autorità libiche riconosciute. "Una Libia pacificata è troppo importante ed il ministro degli esteri Moavero insieme al premier Conte ci sta lavorando".

Fico: 'La Libia è un problema che ci ha lasciato la Francia'

"L'Europa deve farsi carico della questione libica, c'è una tensione enorme e sono molto preoccupato". Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, in un'intervista concessa a margine della festa del Pd di Ravenna alla quale l'esponente penstastellato è intervenuto. Secondo Fico, "la Libia è un grave problema che, senza dubbio, ci ha lasciato la Francia" ed il riferimento è evidente all'intervento militare nel Paese nordafricano del 2011 fortemente voluto da Parigi contro il regime del colonnello Mu'ammar Gheddafi, aperto ufficialmente con l'attacco aereo francese diretto alle forze terrestri del governo libico nella zona di Bengasi, ma anche a questioni più recenti, come l'idea tutta transalpina di organizzare le elezioni libiche a dicembre nonostante le evidenti tensioni tra le diverse fazioni che, ora, potrebbero scatenare una nuova guerra civile.

In serata è poi giunto anche il parere del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, tramite un post su Facebook. In pratica fa eco alle parole di Salvini e di Roberto Fico, quando afferma "non prendo minimamente in considerazione l'argomemto di un intervento militare in risposta agli scontri che si stanno verificando" e quando sostiene che "il presidente Fico ha ragione: la Francia ha le sue responsabilità".