Quando si annaffiano i fiori sul balcone di casa può capitare di far cadere un po' d'acqua in strada. Questa disattenzione, però, può costare molto caro. Lo sa bene, un signore novantenne di Torino che, la scorsa settimana, si è visto comminare una multa di 50 euro: mentre annaffiava le piante, infatti, ha inavvertitamente bagnato due agenti della polizia municipale che transitavano sotto il suo terrazzo. L'assurda vicenda è stata raccontata dalle nipoti dell'uomo - Anna e Silvia - alla rubrica "Specchio dei Tempi" de La Stampa.

La lettera-denuncia delle nipoti

Oggi, tra le tante lettere pubblicate dal quotidiano piemontese, una che colpisce ed indigna. A scriverla sono state due ragazze, che han voluto rendere pubblico un increscioso episodio che ha visto come protagonista, suo malgrado, il nonno. Un signore di 90 anni, che con la moglie ottantenne vive in un appartamento al primo piano di un palazzo a Borgo San Salvario (quartiere storico che occupa la parte sud orientale di Torino).

"Una settimana fa - hanno esordito Anna e Silvia - siamo andate a trovare i nonni e ci hanno raccontato una storia incredibile, accaduta loro solo qualche ora prima".

Quel pomeriggio, il nonno era uscito sul terrazzo che si affaccia su una strada secondaria (tranquilla e poco trafficata) per annaffiare le piante.

L'annaffiatoio, però, gli è sfuggito di mano ed un po' d'acqua è finita sul marciapiede, schizzando leggermente due agenti della polizia municipale di passaggio. I due vigili, a quel punto, lo hanno chiamato e gli hanno chiesto di scendere con un documento d'identità.

Multa a termini di regolamento

L'anziano e la moglie sono subito scesi in strada e, con loro grande sorpresa, hanno scoperto che i due agenti in ossequio al regolamento di polizia municipale avevano già redatto un verbale.

Per l'anziano un'ammenda di 50 euro: "Per via dello scolo dell’acqua provocato dall’innaffiamento delle piante" hanno puntualizzato i vigili.

La coppia, incredula davanti a tanta solerte intransigenza, ha provato timidamente a difendersi ("Volevamo solo bagnare i fiori"), ma poi ha lasciato perdere ed è risalita in casa, amareggiata.

"I nonni hanno già provveduto a pagare la contravvenzione - hanno precisato le nipoti autrici della missiva - ma tutta la famiglia ha voluto denunciare quanto loro successo". "Considerati l’età avanzata, il luogo dell'incidente ed il danno arrecato - si sono chieste, infine, Silvia ed Anna - non sarebbe stato più che sufficiente un semplice richiamo a voce?".