Aggredito a calci e pugni. E' stato questo il destino del sedicenne migrante, ospite nella comunità di accoglienza di Raffadali (Ag), ora all'ospedale S. Giovanni di Dio. Il giovane è stato picchiato nel pomeriggio di ieri, riportando una contusione al testicolo e diverse ferite al ginocchio.
La frase inequivocabile contro il migrante: 'Tornatene a casa'
'Tornatene a casa', queste le parole gridate al ragazzo che, ad oggi, risulta ancora ricoverato presso la struttura ospedaliera di Agrigento. Nella giornata di oggi, verrà formulata la denuncia al comando dei carabinieri, già a conoscenza dell'accaduto.
Il responsabile della struttura di accoglienza di Raffadali, Giovanni Mossuto, elogia il giovane: bel carattere, educato e affabile. Nell'anno trascorso presso la comunità di accoglienza, il ragazzo ha avuto modo di fare amicizia con alcuni suoi coetanei di Raffadali. Il comune stesso si è dimostrato accogliente e disponibile all'integrazione. Purtroppo lui, come molti altri ospiti della struttura, è stato oggetto di scherno, insulti, sputi da parte di un razzista. L'aggressore ha prima colpito il ragazzo con una sportellata in faccia, poi a pugni e calci.
Solidarietà per il migrante
Un'altra aggressione a sfondo razzista che si consuma nel nostro paese e che, stavolta, ha visto come vittima un minorenne.
Il giovane tunisino, Ahmed, è una delle tante vittime disperate che arrivano in Italia con uno dei tanti barconi che fuggono disperati in cerca di un futuro migliore.
Il responsabile della comunità di accoglienza Mossuto è indignato e deciso a non far passare in silenzio queste aggressioni a carattere razzista. Questo nuovo episodio conferma il clima di odio e intolleranza che governa il paese.
Sono tante le persone che cercano di 'ribellarsi' all'arrivo dei migranti attraverso la violenza fisica o verbale.
La comunità di Raffadali, in ogni caso, si è distinta per la grande ospitalità, tolleranza e capacità di integrazione. Nella speranza che atteggiamenti del genere non vengano imitati, il sindaco ha espresso disappunto e intolleranza contro il razzismo, in modo da permettere ai giovani come Ahmed di trovare trovare pace e tranquillità, sperando in un futuro migliore.
Dopo che il sindaco ha espresso la sua solidarietà nei confronti del migrante, anche tutto il circolo del PD di Raffadali ha sostenuto fortemente il ragazzo condannando queste aggressioni barbariche.