Una vera e propria tragedia, riguardante l'aggressione da parte di un cane nei confronti della sua proprietaria, si è verificata nei giorni scorsi, dove la donna in questione è stata sbranata e ha perso drammaticamente la vita. Il grave episodio si è verificato negli Stati Uniti d'America, precisamente nel Maryland, dove la sessantaquattrenne, Robin Conway, è stata attaccata e sbranata da un pitbull che lei stessa aveva deciso di adottare qualche tempo prima. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, la donna, che era un'esperta di cani, quando a metà agosto si era trovata di passaggio davanti ad un canile e aveva visto quel cane con lo sguardo disperato, non se l'era sentita di lasciarlo lì e aveva deciso di adottarlo e accoglierlo nella propria casa come aveva fatto già in passato con altri cani della stessa razza.
Sbranata e uccisa dal proprio pitbull: muore a sessantaquattro anni
Troppo forte l'amore per gli animali e per i cani, per riuscire a comprendere che in quel momento la donna stava firmando la propria condanna a morte. Non poteva, infatti, immaginare che quel pitbull al quale stava salvando la vita, qualche settimana dopo le avrebbe tolto la vita sbranandola e uccidendola. Il tutto è accaduto quando Robin è uscita a fare una passeggiata accompagnata dal nuovo cane arrivato. Da quel momento, però, la donna non ha più fatto ritorno e il marito, preoccupato vedendo la moglie tardare, ha deciso di uscire per cercarla.
La tragica scoperta praticamente subito dopo, perché il marito ha trovato sua moglie senza vita all'interno del cortile di casa sul retro della propria abitazione, mentre il pitbull le stava di sopra e le ringhiava con rabbia.
In quel momento, l'uomo è riuscito a fermare il cane e a legarlo alla recinzione di casa, per poi allertare le forze dell'ordine che sono arrivate sul posto quando l'animale era ancora molto agitato e abbaiava furiosamente. Per questa ragione, la polizia ha deciso di abbattere il cane tramite eutanasia. Gli addetti ai lavori, adesso, hanno avviato le indagini e verrà svolto l'esame autoptico sul cane per capire se avesse la rabbia o altre problematiche e per tentare di capire se ci sono eventuali responsabilità da parte dei proprietari del canile.
Le dichiarazioni della sorella della donna
Dopo la tragedia ha parlato la sorella di Robin, spiegando che era una donna premurosa e letteralmente innamorata degli animali. Nella sua vita ha avuto diversi pitbull, tutti molto adorabili. Per la donna è evidente che avesse qualche problema e che quindi non bisogna generalizzare nei confronti di tutti i cani della stessa razza, affermando che sono cani pericolosi. A conferma di quanto amore avesse nei confronti degli animali la vittima, ha concluso dichiarando: 'Mia sorella non avrebbe mai accettato che si dicessero cose del genere'.