I canali Rai più importanti, Rai 1 e Rai 2, sarebbero a rischio oscuramento in alcune zone del Paese. Il nuovo piano di riforme del governo infatti prevede che le frequenze in banda 700 passeranno alle tlc e questo comporterebbe di conseguenza l'oscuramento dei principali canali Rai in alcune aree del Paese. La Rai ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro il nuovo decreto.

Canali Rai, potrebbero essere oscurati in alcune zone

Non solo Rai 1 e Rai 2, ma anche Rai 3 potrebbe subire danni perché, secondo quanto riportato dal quotidiano ItaliaOggi, la situazione non rientrerà fino a quando i telespettatori non predisporranno i loro televisori più datati con delle nuove antenne o direttamente comprando un televisore nuovo.

Così Viale Mazzini ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio con l'intenzione di bloccare il nuovo Piano nazionale delle frequenze per il 2018, piano che è già stato approvato dall'Agcom il giugno passato.

Ad accordarsi alla Rai c'è anche Mediaset, la quale anch'essa ha presentato un ricorso per chiederne l'annullamento. Quanto contestato dalla Rai però va ben oltre l'assegnazione delle frequenze e il processo di transizione sul mux 1, ovvero una sorta di multiplex dove verrà spostata Rai 3 e molte altre emittenti locali. Il problema più grande di Viale Mazzini riguarda il pericolo di oscuramento di Rai 1 e Rai 2 in quanto, per quei servizi, i cittadini pagano il canone visto che sono definiti di "servizio pubblico".

Un disguido tecnico che, se arrivasse ad oscurare veramente i due canali principali Rai, porterebbe Viale Mazzini a ricevere una montagna di lamentele. Chi paga il canone, in bolletta tra l'altro, non può rifiutarsi di farlo anche se i canali non dovessero essere più visibili.

Piano frequenze per liberare la banda 5G

Il nuovo Piano frequenze è stato pensato e approvato per liberare entro il 2022 la banda 5G, frequenza che sarà utilizzata per la telefonia mobile e che ora è occupata dalle emittenti televisive.

Per ottenere l'assegnazione di questa frequenza le principali aziende di telefonia italiane hanno investito diversi miliardi, inoltre già nella Legge di Bilancio 2018 erano state introdotte nuove normative per riorganizzare il sistema radiotelevisivo italiano. I compiti assegnati dal ministero all'Agcom però presentano diversi punti critici, difficoltà che potrebbero compromettere (da qui il ricorso Rai e Mediaset) un uso efficiente delle frequenze.