La morte di Giada Dall'Acqua ha lasciato sgomento e dolore nella famiglia, con il marito che ora implora il silenzio e il rispetto da parte di tutti. L'ex pattinatrice azzurra nella giornata di mercoledì aveva deciso di riposare un po' nel pomeriggio, ma alla fine non si è più svegliata.

L'unica certezza è che si tratta di morte naturale

Sono passati quattro giorni e ora bisognerà chiarire con certezza il perché della morte improvvisa di Giada Dall'Acqua. Nella giornata di lunedì verrà effettuata l'autopsia e a quel punto verranno chiarite le cause del decesso.

Al momento l'unica certezza è che la morte sia avvenuta per cause naturali. Il destino toccato a Giada è senza dubbio inspiegabile e crudele, in quanto mercoledì dopo pranzo era andata a riposarsi un po' e nulla lasciava presagire una tragedia del genere.

Giada era un'ex pattinatrice che aveva lasciato i suoi impegni da sportiva professionista per dedicarsi alla sua famiglia, dopo essere diventata moglie e mamma di una bambina di un anno e mezzo. A trovarla senza vita è stato proprio il marito, che di ritorno a casa l'ha trovata sul divano immobile e priva di sensi. L'uomo ha chiamato subito i soccorsi che sono arrivati poco dopo, anche se alla fine il tentativo di rianimare la ragazza non è servito praticamente a nulla.

Una notizia che ha lasciato senza parole la città di San Giovanni, dove l'ex atleta viveva insieme al marito e alla figlioletta. Anche a Misano, città romagnola dove Giada era cresciuta, è arrivata ben presto la notizia che ha lasciato tutti scioccati, tra rabbia e sgomento.

La decisione del marito di vivere il lutto in solitudine

Il marito di Giada ha deciso di vivere il suo dolore in solitudine, preservando prima di tutto proprio la figlioletta e chiedendo in primo luogo a giornalisti e media di rispettare questo momento drammatico e lasciare tutta la sua famiglia libera di vivere questa tragedia nel modo più rispettoso possibile.

Al cordoglio per la morte di Giada si sono unite le ex compagne di pattinaggio, che non hanno fatto mancare il loro supporto alla famiglia e hanno ricordato la 28enne con grande affetto.

Ogni anno ci sono centinaia di vittime per morti improvvise nel riminese

Dalla tragedia di Giada Dall'Acqua viene fuori una situazione molto preoccupante nel riminese. Il dato è infatti quello relativo alle morti improvvise nel sonno. Ci ha pensato il primario della cardiologia di Rimini a parlare di questi eventi, il professor Giancarlo Piovaccari, come riportato da Il Resto del Carlino.

Il primario ha sottolineato come nel caso di Giada bisognerà attendere l'autopsia prima di sbilanciarsi, ricordando però che la morte nel sonno di giorno è ben diversa da quella di notte.

La differenza è che di notte il sonno è molto più lungo e profondo, e quindi la possibilità di un'aritmia mortale è molto più frequente. Le morti nel sonno pomeridiano possono avvenire spesso anche per un pasto troppo pesante o per un eccesso di alcolici, come dichiarato dallo stesso professor Piovaccari. Quest'ultimo ha voluto concludere l'intervista ricordando come le morti a Rimini sono un centinaio ogni anno, e la cosa che riflettere è che avvengono quasi tutte proprio nel sonno.