Ilaria Cucchi, ospite a Domenica In, chiarisce la sua posizione sui carabinieri a processo per la morte di suo fratello Stefano, dichiarando che sotto accusa non c'è l'Arma dei carabinieri in toto ma le singole persone.

Ilaria Cucchi, a seguito della testimonianza del carabiniere che ha assistito al pestaggio del fratello Stefano e le conseguenti polemiche sull'Arma dei carabinieri, parla a Domenica In nello spazio dedicato all'intervista "Da donna a donna" con Mara Venier. "Ci sono persone che sentono l'esigenza di difendere l'Arma dei carabinieri ma qui nessuno ha messo sotto accusa l'Arma ma singole persone" queste le parole della sorella di Stefano che a proposito dell'invito rivoltole dal Ministro Salvini per un incontro al Viminale, ha affermato di voler delle scuse innanzitutto; scuse che devono essere rivolte a lei e a tutta la famiglia per esser stati lasciati soli in tutti questi anni e per aver additato Stefano Cucchi attribuendogli colpe delle sua morte.

Scuse da chi ha attribuito la colpa della sua morte alla tossicodipendenza e da chi sosteneva che fosse caduto da solo.

Il percorso di Stefano Cucchi

Durante l'intervista, inoltre, Ilaria ha ripercorso quella che è stata la vita del fratello e della sua nuova vita, quella che si stava riprendendo, della sua voglia di riscatto, dell'entrata in comunità, della voglia di lavorare. A Mara Venier racconta di quando le chiedeva continuamente se fosse felice: "Ilà sei felice? mi ripeteva"; poi racconta del periodo adolescenziale e il suo problema della tossicodipendenza. Poi l'arresto per spaccio e l'inizio del calvario. Ha parlato degli sviluppi della vicenda dopo la confessione di Francesco Tedesco e la sua deposizione contro due dei suoi colleghi, Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, imputati come lui per omicidio preterintenzionale, di essere gli autori del pestaggio.

Tuttavia, precisa che la verità le è sempre stata chiara, da quel 22 ottobre 2009 quando vide il corpo del fratello all'obitorio.

"E' stato vittima del pregiudizio, era un ultimo, 140 pubblici ufficiali in sei giorni non hanno saputo vedere oltre", questa la risposta di Cucchi alla domanda posta dalla Venier sul perché non fosse stato curato.

Arriva anche a raccontare della struggente notizia di quando alla famiglia viene detto della morte di Stefano dopo i vani tentativi di mettersi in contatto con lui: "Abbiamo saputo della sua morte quando è arrivato a casa il decreto di notifica di autopsia. In pratica ai miei genitori è stato detto guardate che vostro figlio a breve sarà sezionato".

Inoltre, Mara Venier, in un post pubblicato su Instagram, ringrazia Ilaria Cucchi per aver accettato l'invito a Domenica In, il talk show di Rai 1, per parlare dell'importante svolta nell'inchiesta sulla morte del fratello.