Il mondo dei social network è in fermento dopo le dichiarazioni rilasciate da Gianfranco D’Angelo durante Domenica Live, la trasmissione di intrattenimento domenicale condotta da Barbara D’Urso. Il comico 82enne, noto per le innumerevoli interpretazioni nello storico show Drive In, ha ammesso candidamente che, per mantenere l’alto livello di vita che ha, la pensione di circa 2000 euro che percepisce non gli basta. Parole che, come accennato, hanno scatenato la reazione furiosa del popolo dei social che non perdona a D’Angelo questo sfogo considerato da radical chic.

In realtà, l’ex conduttore di Striscia la notizia aveva già reso pubblico il suo grido di dolore attraverso un’altra intervista alla rivista di gossip Spy in cui, oltre a definire “misera” la sua pensione, ha rivelato di essere costretto ancora a lavorare a teatro pur di mantenere la casa davanti al mare in Sardegna.

Lo sfogo di D’Angelo a Domenica Live

Anche se il pensiero di Gianfranco D’Angelo circa la sua pensione considerata insufficiente era già noto da qualche giorno, l’enorme cassa di risonanza rappresentata dal salotto tv di Barbara D’Urso ha avuto la funzione di innesco per la bomba esplosa poi sui social network. L’indimenticato imitatore di personaggi quali Pippo Baudo, Gianni De Michelis, Giovanni Spadolini o Raffaella Carrà (solo per citare i più famosi) ha ricordato di fronte alle telecamere che ormai sono più di 60 anni che lavora, iniziando come impiegato della Teti-Sip (oggi Telecom), per poi farsi tutta la gavetta nel mondo dello spettacolo.

Certo, negli anni, ammette, è riuscito a mettere da parte una bella somma, poi spesa in gran parte per darsi alla bella vita e acquistare oggetti costosi. Ma tutto questo non giustifica il fatto che D’Angelo si senta defraudato degli sforzi fatti durante tutta la sua esistenza. E la causa del suo livore è l’ammontare della sua pensione di ‘soli’ 2000 euro.

Insomma, per godersi una vecchiaia serena, il comico classe 1936 è costretto ancora a lavorare a teatro.

‘Mantenere la casa in Sardegna costa’

Come già accennato sopra, il piagnisteo alla Raffaella Carrà messo in scena da D’Angelo aveva avuto un prologo solo alcuni giorni prima. Intervistato da Giulio Pasqui di Spy, la spalla ideale di Ezio Greggio ha raccontato tutti i suoi trascorsi lavorativi, comprese le esperienze in Rai e Mediaset e le decine di film girati.

Dopo tute queste fatiche, però, e nonostante i contributi previdenziali versati sempre regolarmente, riesce a prendere una pensione definita da lui stesso “davvero misera”. Insomma, quei 2000 euro non bastano proprio, per questo sarebbe costretto a calcare ancora i palcoscenici teatrali, “altrimenti sarebbe dura mandare avanti la baracca”. Una ‘baracca’ abbastanza confortevole, considerato che lo stesso D’Angelo conclude l’intervista con Pasqui rivelando che “adesso la sto chiamando dalla mia casa davanti al mare della Sardegna: tutto questo costa e si paga”.