A St. Paul, cittadina del Minnesota, Stati Uniti, Ashley Goette, una giovane donna di 28 anni alla 39esima settimana di gravidanza, è stata svegliata nel cuore della notte dal marito Andrew: l'uomo non riusciva a respirare e la donna all'inizio pensava che stesse russando, ma appena si è resa conto che la situazione era grave non ha perso tempo e ha subito chiamato il 911. Già al telefono la situazione è apparsa chiara al personale sanitario, che ha invitato Ashley a praticare il massaggio cardiaco al marito colpito da infarto.
Ha iniziato subito la rianimazione cardiopolmonare
L'operatore del 911 che ha risposto ha incitato la donna a fare la rianimazione cardiopolmonare. Lei non ha perso tempo e ha iniziato a comprimere il torace di suo marito e a fare la respirazione bocca a bocca, in attesa dell'arrivo dei paramedici. Quando l'ambulanza è arrivata l'uomo è stato portato all'United Hospital del Minnesota.
La situazione era davvero preoccupante: il dott. Alex Teeters, medico pneumologo dell'unità di terapia intensiva che si è presa cura di Andrew, temeva che il suo cervello potesse avere dei danni. Gli è stato quindi indotto il coma e la temperatura del suo corpo è stata abbassata per cercare di ridurre il rischio di danni permanenti.
Si è scoperto che l'uomo soffre di una condizione molto rara, la sindrome di Wolff-Parkinson-White, una malattia che causa un'anomala conduzione cardiaca e che può portare a episodi di aritmia anche fatali. La malattia può essere trattata con diversi farmaci calcio-antagonisti e betabloccanti, ma un trattamento risolutivo può essere l'ablazione, cioè la bruciatura del tessuto miocardico patogeno.
Se l'ablazione ha successo, il paziente può considerarsi guarito.
Non voleva partorire senza suo marito
Ashley è stata al suo fianco per tutto il tempo. La giovane donna afferma che, mentre faceva la rianimazione cardiopolmonare al marito, pensava che non poteva dare alla luce il loro bambino senza avere accanto Andrew. Per fortuna l'uomo, dopo un solo giorno di terapia intensiva, si è svegliato.
La donna pochi giorni dopo è stata sottoposta a taglio cesareo nello stesso ospedale e così la coppia ha potuto dare il benvenuto al loro primo figlio, il piccolo Lennon Andrew. La donna e il piccolo sono stati ricoverati in una stanza adiacente a quella del neo-papà, così la famiglia si è potuta riunire. Andrew racconta che era eccitatissimo all'idea di poter prendere in braccio il bimbo: quando gliel'hanno portato si è seduto su una poltrona, si è tolto la maglietta e lo ha preso tra le sue braccia. Dopo qualche giorno tutta la famiglia è stata dimessa. Andrew dovrà tenere il suo cuore sotto controllo ma tutto sommato, è stata una storia a lieto fine.