I carabinieri della stazione Stella di Napoli hanno eseguito un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti di un 16enne, originario del rione Sanità della città, per atti persecutori cagionati alla ex fidanzata e il ferimento della madre di lei. Il giovane è stato accusato di avere perseguitato per mesi la ex innamorata con pedinamenti e minacce, e di avere lanciato un oggetto contundente alla madre di lei, con l'intento di procurarle ferite. I militari dell'arma hanno poi accompagnato l'indagato in una comunità per ragazzi difficili, in conseguenza di un ordine emesso dal Tribunale dei Minori del capoluogo partenopeo.

La conoscenza e la gelosia

Il reato contestato ad un minore già noto alle forze dell'ordine per altri illeciti, è stato commesso nei mesi precedenti dell'anno corrente, a ridosso di uno dei quartieri più difficili di Napoli: Il Rione Sanità. Il presunto colpevole, aveva conosciuto la vittima, una ragazza di appena 18 anni attraverso uno dei social network più famosi del mondo. Dopo numerosi messaggi scambiati su facebook, i due avevano iniziato a frequentarsi sempre più assiduamente. Nel 2017 avevano deciso di intraprendere una relazione sentimentale. Ma la costante gelosia di lui, aveva minato costantemente il rapporto tra i due. Da subito, infatti il 16 enne aveva rivelato la sua natura ossessiva e repressiva, perseguitando la giovane con costanti restrizioni.

Spesso, le Impediva di vedere le sue amiche, la controllava continuamente e aveva anche preteso che oscurasse il suo profilo personale su tutti servizi social informatici in cui la ragazza era comparsa on line. Infine, il suo comportamento era sfociato anche nella violenza. Così che nei primi giorni di Maggio del 2018, la 18 enne aveva troncato il suo fidanzamento con il minorenne.

Lui, comunque non si era rassegnato alla fine della loro storia e aveva cominciato a perseguitarla.

Le continue persecuzioni

Dopo essere stato abbandonato, infatti il 16enne ha cominciato a braccare la sua ex fidanzata con continui appostamenti sotto casa di lei e minacce. Un escalation continuo di sopraffazione terminato anche, con il lancio di un oggetto contundente alla madre di lei, mentre tentava di contattare i genitori del giovane affinché smettesse di maltrattare sua figlia.

Un ultimo fatto increscioso, che ha scatenato nelle due donne molestate l'intenzione di rivolgersi ai carabinieri della locale stazione.

Le indagini dei carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Napoli hanno subito iniziato le indagini sulla vicenda grazie ad una segnalazione. Dopo numerosi accertamenti, i militari dell'arma sono giunti infine alla verità. Gli uomini della benemerita hanno poi dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo della libertà personale del giovane, emesso dal Tribunale dei Minori di Napoli . Gli inquirenti hanno infine tradotto il presunto colpevole, presso una comunità per ragazzi con problemi inerenti la giustizia, in attesa di altre decisioni.