Una vicenda di inaudita gravità si è verificata nelle scorse ore a Giugliano, grande comune della provincia di Napoli, dove un uomo di quaranta anni, G. R., con precedenti per maltrattamenti in famiglia, ha aggredito sua moglie e suo figlio utilizzando una mazza da baseball. Soltanto grazie alla reazione del ragazzo diciassettenne, che è riuscito a fuggire dall'ira di suo papà, si sono potute allertare le forze di polizia che hanno immediatamente arrestato l'uomo. Secondo quanto riferisce il quotidiano La Repubblica, infatti, il diciassettenne aveva tentato anche di fermare l'uomo ma quest'ultimo lo aveva colpito alla coscia e aveva tentato addirittura di accoltellarlo.
Orrore a Napoli: picchia moglie e figlio con mazza da baseball: la polizia riesce ad arrestarlo
Come già detto, l'arresto dell'uomo è stato reso possibile dalla telefonata del minore che si è rivolto alle forze dell'ordine nel corso di una violenta lite tra i suoi genitori che è evidentemente degenerata. Il padre, infatti, stava picchiando la donna con estrema ferocia utilizzando la sua mazza da baseball. Nel momento in cui il ragazzo aveva tentato di difendere la madre e di bloccare l'ira del padre, l'ira dell'uomo è aumentata ancor di più e lo stesso ha cominciato a prendersela anche col figlio colpendolo sulla coscia e provando anche ad accoltellarlo con un'arma che teneva nella tasca dei suoi pantaloni.
Grazie all'intervento della donna, però, tale evento è stato scongiurato e il ragazzo è riuscito a scappare via contattando immediatamente la polizia.
Nel momento in cui il giovane ragazzo ha fatto rientro a casa accompagnato dalla polizia, è stato nuovamente aggredito dal padre che lo accusava di avergli portato le forze dell'ordine in casa, minacciandolo ancora con la mazza da baseball.
Fortunatamente gli agenti hanno fermato tempestivamente l'uomo evitando il peggio, disarmandolo e subito bloccandolo. All'interno dell'abitazione, nel momento dell'aggressione, c'erano tre minorenni, e uno di questi, di pochi mesi, era in braccio alla madre al momento dell'aggressione. L'intervento di una vicina di casa, che ha preso in custodia il neonato, ha permesso che si evitasse il peggio e che venisse coinvolto anche il piccolo.
Dopo aver accertato il disagio che la famiglia era costretta a vivere a causa delle violenze dell'uomo, quest'ultimo è stato arrestato dopo richiesta esplicita da parte dell'unica figlia maggiorenne.