Matteo Salvini, attuale Ministro dell’Interno, si è espresso sul caso di Stefano Cucchi, ragazzo morto il 22 ottobre 2009. La famiglia non ha mai creduto ad una tragica fatalità, ma ha sempre asserito che il fratello sia stato vittima di rappresentanti delle Forze dell’Ordine che hanno infierito su di lui. La svolta arriva dopo le dichiarazioni di un poliziotto che ha accusato i colleghi di essere i responsabili di quanto accaduto 9 anni fa.

Cucchi: la testimonianza di un poliziotto e le parole di Salvini

A far riaprire il caso Cucchi, sei anni dopo, è stato l’appuntato Riccardo Casamassima che ha denunciato 5 carabinieri, a suo dire colpevoli della morte di Cucchi.

Ieri mattina, però, durante l'udienza, è stata riportata anche la testimonianza di Francesco Tedesco, uno dei 5 carabinieri imputati, che ha ammesso il pestaggio ai danni del giovane. Dopo questa preziosa testimonianza, Matteo Salvini e Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, hanno avuto, uno scambio di battute a distanza. Ilaria Cucchi ha dichiarato: ‘Incontreremo il ministro solo se prima chiederà scusa’. Salvini ha risposto che non può esprimersi su un caso avvenuto anni fa, quando lui non ricopriva la posizione che ricopre oggi: 'Il Viminale è aperto a tutti – ha continuato il leader del Carroccio - in primis a chi ha subito un lutto o un torto. La sorella, la famiglia, i parenti e gli amici sono i benvenuti.

Se lo Stato ha sbagliato chiederà scusa nei fatti punendo i colpevoli e risarcendo i colpiti'.

Stefano Cucchi: cosa accade

Stefano Cucchi era un geometra di 31 anni che è stato dichiarato morto 6 giorni dopo il suo arresto. Il ragazzo, in passato, aveva fatto uso di sostanze stupefacenti, ma era riuscito a riscattarsi e aveva da poco iniziato a lavorare nello studio del padre.

Il giorno del suo arresto, il 3 ottobre 2009, Stefano si trovava al Parco degli Acquedotti, in auto con un suo amico. Era stato chiesto al ragazzo di scendere, addosso gli erano stati trovati 20 grammi di hashish. Cucchi era stato arrestato, portato in galera e interrogato per scoprire se avesse con sè altre sostanze stupefacenti

Adesso, 3 carabinieri, autori del violento pestaggio, dovranno rispondere alle accuse di omicidio preterintenzionale, aggravato da futili motivi e dalla difesa minorata della vittima, falso ideologico in atto pubblico, abuso di autorità e calunnia. Non ci resta che attendere per avere altri aggiornamenti sulla vicenda.