Una vicenda al limite del surreale che, purtroppo, si è realmente verificata in Texas, negli Stati Uniti. Johnnie Lee Carter, un uomo di 29 anni, esasperato dal pianto incessante della figlia di appena 14 mesi, ha pensato di tapparle la bocca e gli occhi con della colla sigillante. Tuttavia, dopo essersi reso conto che con quel gesto agghiacciante avrebbe anche potuto uccidere la bimba, invece di allertare i soccorsi ha deciso di fuggire.
Il raccapricciante episodio è avvenuto intorno alla metà di settembre, ma è notizia di questi giorni che il ventinovenne texano è stato rintracciato e arrestato dalle forze dell'ordine a circa 400 chilometri dalla città in cui risiede abitualmente.
La bimba piange, il padre usa colla sigillante per "zittirla"
Secondo quanto riportato da "Il Messaggero", l'uomo per porre fine al pianto a dirotto della figlioletta, dapprima l'avrebbe colpita con dei pugni al torace e alla testa e poi, resosi conto che non stava ottenendo alcun risultato, se non quello di peggiorare ulteriormente la situazione, avrebbe deciso di ricorrere ad una grande quantità di colla sigillante, spalmandogliela sul viso per "chiuderle" letteralmente occhi e labbra. Un'azione a dir poco insana che ha rischiato anche di far perdere la vita alla piccola. Johnnie Lee Carter era già conosciuto alle forze dell'ordine, poiché in passato aveva avuto dei precedenti per violenze e abusi domestici, a causa della sua incapacità nel gestire gli scatti d'ira.
Il ventinovenne, quando ha compreso che stava quasi uccidendo la figlia, invece di allertare i soccorsi e di portarla in ospedale, ha preferito darsi alla fuga dalla camera del motel di Odessa dove si trovava in quel momento. L'allarme è stato lanciato in un secondo momento dalla compagna dell'uomo, e quando i poliziotti sono riusciti finalmente a intervenire, hanno trovato la bambina in condizioni disperate.
Inoltre gli agenti hanno anche scoperto che il fratellino di appena due mesi era stato "sepolto" dal padre sotto un gran numero di coperte e cuscini.
Per fortuna, grazie alle cure approntate dai medici, la piccola è riuscita a cavarsela, riportando solo dei danni limitati. Invece, per quanto riguarda Johnnie Lee Carter, è stato individuato e fermato a El Paso, a circa 430 chilometri da Odessa. L'uomo è stato arrestato, ed ora si trova rinchiuso nel penitenziario della contea texana senza possibilità di cauzione, accusato di gravi lesioni personali ai danni di un minore.