Da Rio Pequeno, distretto residenziale di San Paolo (immensa metropoli nel cuore del Brasile), arriva una storia terribile e drammatica. Un'assistente sociale quarantunenne, Marcia Martins Miranda, madre di due figli, è stata ritrovata morta in un edificio abbandonato (sempre nel sobborgo occidentale della capitale paulista) lo scorso 5 novembre. La donna, che mesi fa si era separata dal marito, aveva fatto perdere le sue tracce ad inizio ottobre. Ora, come riporta il quotidiano O Globo, Marcia è stata uccisa dai suoceri, che volevano la custodia dei nipotini.
La sparizione e la macabra scoperta
Il 2 ottobre scorso Marcia Martins Miranda, come ogni giorno, dopo aver salutato i suoi figli (un bambino di 4 anni ed una bimba di 9 mesi) è uscita per andare al lavoro. La donna, però, non ha mai raggiunto il Centro de Referência Especializado de Assistência Social (Creas) di Butantã dove era impiegata come assistente sociale. Immediatamente, i famigliari ne avevano denunciato la scomparsa ed erano iniziate le ricerche. Ma la sua scomparsa era un vero e proprio giallo.
Per più di un mese, le forze dell'ordine l'avevano cercata dovunque mentre i parenti avevano lanciato accorati appelli. Poi, lo scorso 5 novembre, la macabra scoperta: in una casa disabitata in Rua Angelina Russo, sempre in Barrio Rio Pequeno è stato ritrovato il corpo senza vita della donna.
La polizia ha immediatamente aperto un fascicolo per omicidio e, nel corso delle indagini si era scoperto che l'immobile era stato affittato, qualche tempo prima, dai suoceri della giovane mamma: Fernando Antonio Martins de Oliveira, 62 anni e la moglie Maria Izilda Pereira Miranda, 60 anni.
Il brutale omicidio è stato premeditato
Dopo la separazione, i rapporti tra Marcia Martins Miranda ed i suoceri si erano fatti più difficili. I due coniugi, infatti, non accettavano che la donna potesse rifarsi una vita ed erano come ossessionati dai nipoti: avrebbero voluto ottenere la loro custodia; per liberarsi della nuora, dunque, secondo gli inquirenti, hanno architettato e messo in atto un piano diabolico.
Come ha riportato alla stampa Mário Sérgio de Oliveira Pinto (portavoce della Divisão de Homicídios e Proteção à Pessoa della Polizia Civile) i suoceri, lo scorso 2 ottobre, hanno "teso una trappola" a Marcia. Le hanno chiesto d'incontrarsi davanti ad una banca (per aprire un conto corrente intestato ai bambini) e, poi, con la scusa di mostrarle la nuova abitazione, l'avrebbero convinta a salire in auto con loro e l'avrebbero portata in Rua Angelina Russo.
Secondo gli inquirenti, i due coniugi, una volta entrati in casa, l'hanno colpita alla testa con un corpo contundente e, dopo averla strangolata, l'avrebbero sepolta ancora viva. Poi hanno nascosto il cadavere sotto una pesante lastra di cemento.
Fernando Antonio Martins de Oliveira e Maria Izilda Pereira Miranda, ora si trovano in carcere accusati di sequestro di persona, omicidio e di occultamento di cadavere; non hanno ancora confessato, ma gli inquirenti non hanno dubbi sulla loro colpevolezza. L'ex marito di Marcia, invece, non sembra coinvolto nel caso.