A Brescia per un immigrato tunisino sono scattate le manette, l'uomo è colpevole di aver prima drogato e poi stuprato una ragazza italiana. Si tratta di un ennesimo caso di stupro da parte di un pusher, dopo i casi di Roma e Ancona, ora anche a Brescia è avvenuta la stessa cosa: una 25enne italiana tossicodipendente è stata attirata in una trappola in uno stabile abbandonato.

Brescia, extracomunitario rapina e violenta ragazza di 25 anni

I fatti risalgono al 12 settembre scorso ma l'arresto è avvenuto solo ieri, la ragazza è stata prima rapinata e poi stuprata due volte all'interno di un magazzino abbandonato.

Secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia, la donna è stata attirata in quel posto per essere rapinata e stuprata senza destare sospetti. La 25enne, dopo le violenze, è riuscita a scappare per chiedere aiuto. Trovati i primi soccorsi dal comando della Polizia locale di Brescia che hanno raccolto le generalità della vittima gli inquirenti si sono da subito messi sulle tracce dei colpevole. L'indagine si è conclusa nel pomeriggio di ieri, con l'arresto di un tunisino di 46 anni senza fissa dimora: l'uomo è stato tradotto in carcere dalla Polizia giudiziaria della Locale. Secondo le prime ricostruzioni la ragazza si è rivolta al nordafricano per acquistare della droga ma l'uomo l'avrebbe prima rapinata del cellulare così costringendola a seguirlo all'interno di un magazzino abbandonato dove è poi avvenuto lo stupro, doppio.

La 25enne quando è stata trovata dagli agenti della Locale era in lacrime e con tutti gli abiti stracciati.

L'episodio si è consumato in uno stabile tra via Milano e il quartiere Fiumicello, le indagini coordinate dalla Procura sono scattate subito dopo la deposizione della ragazza e dal riconoscimento in foto dell'aggressore.

La ragazza stuprata ad Ancona si è salvata grazie all'irruzione della polizia

Il caso di Ancona di qualche giorno fa poteva finire come con Pamela Mastropietro o Desirée: è stata proprio la 22enne, finita nelle mani del nigeriano Saax Adejoju di 36 anni, a dichiararlo. Difatti la polizia quando ha fatto irruzione nell'appartamento dei nigeriani l'aveva trovata sdraiata sul letto e stordita dalla droga.

La ragazza non ha raccontato nulla ai genitori né al lavoro, dove ora è tornata regolarmente. Nel tunnel della droga è caduta circa un anno fa, a causa del suo fidanzato di allora che le ha aperto le porte di un mondo che sarebbe potuto diventare la sua tomba.