Una tranquilla mattinata si è trasformata in tragedia al rione Tamburi di Taranto, precisamente in via Galeso, una zona piuttosto periferica della città ionica, un vicolo cieco. Due operai, Giovanni Palmisano di 32anni e Angelo D'Aversa, 64 anni, sono morti cadendo da una gru elevatrice, mentre erano impegnati in un lavoro di ristrutturazione di uno stabile della zona. Le cause dell'incidente non sono del tutto chiare e, pare, che all'origine del fatto di cronaca, ci sia stato un cedimento del carrello elevatore. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, sembra che la gru si sia spezzata.

I due sono quindi precipitati sul marciapiede sottostante, dopo aver compiuto un volo di dieci metri. Il 32enne sarebbe deceduto sul colpo, mentre il secondo è spirato poco dopo.

Gli operai non erano padre e figlio, come si ipotizzava in un primo momento

Nei momenti immediatamente successivi alla tragedia, si era diffusa l'erronea notizia, tra l'altro, che le vittime fossero padre e figlio. Tale informazione è stata smentita negli ultimi minuti. Purtroppo non è stato facile riconoscere immediatamente le vittime poiché non avevano con loro i documenti di riconoscimento. Per questo motivo le loro generalità non sono state diffuse nell'immediatezza dei fatti. Subito dopo la caduta dal cestello elevatore, le condizioni degli edili sono apparse comunque subito gravissime.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, la Polizia e gli ispettori dello Spesal. I fatti si sarebbero verificati a metà mattinata. Sono stati proprio gli ispettori Spesal a compiere i primi rilievi sul luogo dell'incidente. E' emerso che la piattaforma fosse stata presa a noleggio dalla ditta per cui questi ultimi lavoravano, inoltre si è constatato che, al momento della caduta, gli operai non indossavano la cintura di sicurezza.

Inoltre, i lavori edili che i due stavano effettuando erano stati commissionati da privati. Sotto choc un operaio che stava lavorando con i due, e che ha assistito alla scena, quest'ultimo era a terra e non sul carrello.

Lavoravano per un'impresa della provincia di Bari

Le indagini sull'accaduto procederanno sicuramente nelle prossime ore.

Al momento non si hanno ulteriori informazioni, sicuramente con le indagini emergeranno nuovi particolari. I due prestavano servizio per una ditta della provincia di Bari, precisamente con sede a Locorotondo, piccola cittadina della Valle D'Itria. L'edificio sul quale stavano lavorando era alto circa tre piani, una classica palazzina cittadina di media altezza.