La merce venduta in molti supermercati italiani non sarebbe così genuina come sembra. Lo hanno denunciato molti commessi che, in forma anonima, hanno risposto alle domande dell'inviato delle Iene Giulio Golia. Sugli scaffali di diversi supermarket, a quanto pare, finirebbero carne scaduta, pesce vecchio e frutta in cattivo stato. Merce che sarebbe comunque venduta perché riportante date di scadenza ed etichette nuove. I dipendenti dei supermarket hanno voluto, ovviamente in forma anonima, contribuire ad arginare una vergogna che potrebbe recare nocumento alla salute di tanti cittadini.

Una consuetudine nociva

Il commesso di un supermercato (non precisato) ha rivelato alla iena Giulio Golia che sarebbe consuetudine, nei vari reparti, mettere nuove etichette a carne, pesce e frutta per evitare gli sprechi. Il metodo è sempre lo stesso: la merce scaduta viene tolta dalla confezione e poi riconfezionata con una nuova etichetta. Il commesso ha affermato di aver notato l'inquietante procedura in quattro diversi centri commerciali. Un collega ha evidenziato che si fa così finché il prodotto "non è a livelli di indecenza che apri e senti puzza". Solo frutta, verdura, carne e pesce sarebbero oggetto dell'inquietante procedura di alterazione di etichette e data di scadenza? No, secondo quanto afferma un altro commesso, sempre intervistato dalle Iene.

Data di scadenza modificata anche 20 volte

Nuove etichette e date di scadenza anche per prodotti scaduti nei raparti di panetteria, gastronomia e salumeria. Se un formaggio presenta la muffa, secondo un commesso, spesso viene pulito, riconfezionato e rimesso in vendita. Lo stesso accade anche per il pesce, la cui data di scadenza viene modificata anche 20 volte, "finché il pesce non puzza".

Le Iene hanno fatto, dunque, luce con un servizio sulla vicenda dei supermarket che riciclano generi alimentari scaduti. Ci sono i testimoni, persone pronte a denunciare la costante violazione di norme igienico-sanitarie nei reparti di diversi supermercati italiani. Il servizio delle Iene inizia con le parole di Golia, che rammenta che non si tratta di un caso isolato, come ritenuto inizialmente.

Stavolta le Iene non sono ricorse alle intercettazioni ambientali o alle telecamere nascoste per mettere in luce atteggiamenti disonesti o violazioni di norme, ma alle testimonianze dei commessi. Alla trasmissione sarebbero arrivate numerose mail di dipendenti di supermarket contenenti segnalazioni di gravi violazioni di norme igienico-sanitarie. Un video, confermato anche da un testimone, mostra astici e granchi finiti in pentola nonostante fossero morti in una vasca d'acqua difettosa.