Scrive su un foglietto da diario per bambini la parola "Aiuto", la lancia dalla finestra ed una donna che passava è stata la sua salvezza: è quanto accaduto a Corsico (Milano), venerdì scorso, dove una ragazza ecuadoriana di 23 anni è stata segregata per due giorni dall'ex compagno. L'uomo è ora recluso nel carcere di San Vittore, in attesa di giudizio.
La donna ha scritto un biglietto di aiuto utilizzando un foglio del figlio
La donna di 23 anni era in balia del compagno, con il quale si era lasciata da tempo. Ha cercato quindi torvare un aiuto lanciando ad una donna di passaggio una scheda sim di un numero di telefono e un biglietto di diario per bambini (probabilmente del figlio di 4 anni) in cui ha scritto di cercare aiuto: "Chiama mia madre" ha aggiunto.
Così l'altra ha fatto ciò che le era stato richiesto, chiamando le Forze dell'Ordine che hanno messo fine alla prigionia della ragazza. L'ex compagno, con cui ha avuto un bambino di quattro anni, è un uomo di origini peruviane, con cui la donna aveva da tempo un rapporto più che burrascoso.
L'uomo era alcolizzato da tempo
L'uomo, peruviano e regolare in Italia, faceva l'autista per mantenersi. Nulla di strano, se non fosse che l'uomo, alcolizzato da tempo, dal 2015 sottoponeva la ragazza ad ogni tipo di orrore: dagli abusi sessuali ad ogni genere di tortura sia fisica che morale. La prima aggressione risale all'epoca in cui la giovane era incinta. Dopo numerose liti, ha anche messo su una messinscena che faceva sembrare la loro vita insieme idilliaca.
Ma la coppia è comunque giunta alla separazione.
Purtroppo la notte del 31 ottobre l'uomo si è presentato a casa di lei completamente ubriaco, ha sfondato la porta, l'ha aggredita sessualmente e l'ha costretta a rimanere in casa tagliandole ogni via di fuga. Le ha anche smontato il telefono per evitare che chiamasse la madre o le Forze dell'Ordine.
Fino alla reazione disperata e ingegnosa della ragazza, avvenuta venerdì, mentre l'ex compagno dormiva.
E' stato evitato un omicidio
Così hanno commentato i carabinieri di Corsico al momento dell'intervento. Gli agenti hanno trovato la donna ferita e provata, lei ha raccontato infine ogni cosa, giustificandosi per non aver denunciato prima l'uomo.
Essendo il padre del figlio e conoscendolo da quando lei aveva 17 anni, non voleva che avesse guai con la legge. Ora però l'ex compagno è stato recluso nel carcere di San Vittore, mentre lei è stata medicata. Secondo i medici si riprenderà in dieci giorni.