La redazione del programma "Chi l'ha visto?" ha riportato che, basandosi su alcune fonti in suo possesso, le ossa ritrovate presso la Nunziatura Apostolica di Roma non apparterrebbero alla moglie del custode Pino, riportando in una nota ufficiale che "non è scomparsa la donna indicata da alcune ipotesi circolate sull'identità delle ossa rinvenute in una dependance della Nunziatura Apostolica di via Po".

In precedenza, per sostenere tale ipotesi, si era parlato di numerose discussioni e litigi tra i due che avrebbero potuto addirittura spingere il marito ad uccidere la consorte.

Tuttavia, dopo quest'ultima comunicazione riportata dalla trasmissione di Raitre, pare che questa pista si stia progressivamente indebolendo, mentre si attendono per oggi pomeriggio i primi risultati delle analisi della Scientifica sui misteriosi resti.

Le analisi dovrebbero fornire risposte importanti sulle ossa ritrovate a Roma

Dopo la nota ufficiale diramata da "Chi l'ha visto?", l'attenzione si sposta tutta sugli esiti delle analisi che dovrebbero partire oggi e che potrebbero fornire già delle risposte importanti. Gli inquirenti, infatti, attendono di conoscere innanzitutto il sesso e di avere delle prime indicazioni sull'età, mentre bisognerà aspettare qualche giorno in più per avere indicazioni sulla datazione della morte e sull'individuazione del DNA.

Intanto, dai primi rilievi effettuati sull'arco dentale del teschio, è emersa la presenza di un dente, probabilmente un molare del giudizio. Se quest'ipotesi fosse confermata, allora si potrebbe escludere che possa trattarsi di un bambino, poiché questi denti solitamente compaiono in una fascia d'età compresa fra i 16 e i 25 anni, ma naturalmente anche su questo dettaglio sarà necessario effettuare esami più approfonditi.

Gli inquirenti interessati ai documenti sui lavori di ristrutturazione

Naturalmente, al di là degli esiti delle analisi sulle ossa, l'attività investigativa procede anche in altre direzioni, con gli inquirenti che avrebbero intenzione di acquisire la documentazione relativa ai lavori di ristrutturazione effettuati negli ultimi decenni presso Villa Giorgina.

Sotto il profilo tecnico-giuridico, se le carte dovessero essere conservate presso gli uffici della Nunziatura, potrebbero essere controllate dagli investigatori senza incorrere in numerosi passaggi formali. Invece se dovessero trovarsi negli archivi del Governatorato o dell'Apsa (l'ente che ha in gestione gli immobili del Vaticano), sarebbe necessario richiedere una rogatoria internazionale che dilaterebbe ulteriormente i tempi d'attesa.

Al contempo, i pubblici ministeri sarebbero intenzionati a passare al setaccio tutti gli inquilini dell'ambasciata della Santa Sede di Roma, soffermandosi soprattutto su coloro che hanno alloggiato nella dependance dove sono stati trovati i resti umani. Tra questi, infatti, ci sarebbe proprio un custode che vi avrebbe risieduto negli anni '60, la cui moglie sarebbe sparita improvvisamente.

Tuttavia, come riporta "Rai News", un investigatore avrebbe già comunicato che la pavimentazione dello scantinato sarebbe stata ristrutturata intorno agli anni '80, e il corpo sarebbe stato interrato proprio in quel periodo, dunque i tempi non coinciderebbero con quelli relativi alla misteriosa sparizione della consorte del custode.