Si apre uno spiraglio di speranza per i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, considerati dalla Giustizia italiana gli autori della strage di Erba. Prima di passare al cuore della questione, ricordiamo che le vittime dell'omicidio plurimo avvenuto ad Erba (Como) l'11 Dicembre 2006 furono: Raffaella Castagna, il figlioletto di lei Youssef, la madre della donna Paola Galli ed una vicina di casa della famiglia, la signora Valeria Cherubini.

Negli ultimi tempi la Corte di Cassazione ha dato il suo assenso all'analisi di prove mai analizzate correlate al triste caso di cronaca avvenuto 12 anni fa.

Alla luce di questa novità, la storia di Olindo, Rosa e degli altri protagonisti della vicenda è stata approfondita nel corso del programma 'La Storia Oscura' in onda su Radio Cusano Campus. Nel corso del programma radiofonico è intervenuto anche l'avvocato Fabio Schembri, difensore dei coniugi Romano.

Strage di Erba: l'appello al ministro Bonafede

L'avvocato Fabio Schembri è stato intervistato da Fabio Camillacci di Radio Cusano Campus. Il legale di Rosa e Olindo ha lanciato un appello al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Schembri si è augurato che il Ministero della Giustizia (rappresentato dallo stesso Bonafede) faccia finalmente luce sulla vicenda, sciogliendo ogni dubbio sulla presunta innocenza dei suoi assistiti.

Schembri ha aggiunto inoltre che i punti oscuri sulla strage di Erba sono tanti, se non troppi.

Ovviamente, il legale ha fatto gli opportuni esempi che convaliderebbero le sue certezze. In primis parecchie intercettazioni ambientali importanti non sarebbero mai state messe agli atti. Tra queste, gli interrogatori di Mario Frigerio, mentre si trovava all'ospedale in stato di degenza.

Ricordiamo che Frigerio fu l'unico sopravvissuto della strage.

L'uomo, al suo tempo, disse di essere stato aggredito da un uomo più alto di lui, di costituzione robusta, occhi scuri e carnagione di colore olivastra. Frigerio aveva aggiunto che questi poteva essere uno dei tanti extracomunitari che all'epoca dei fatti frequentavano l'abitazione di Azouz Marzouk e della sua compagna Raffaella Castagna.

L'edificio, è d'uopo rammentarlo, è lo stesso in cui avvenne il misfatto.

L'avvocato Schembri ha affermato che Frigerio fece il nome di Olindo Romano solamente dopo innumerevoli insistenze da parte dei carabinieri e del luogotenente Gallorini. Il legale ha messo in risalto alcuni 'strani vuoti' all'interno delle intercettazioni ambientali, che farebbero ipotizzare una manipolazione fatta in malafede, al fine di coprire qualcuno. Schembri ha poi aggiunto: 'Ci auguriamo che nei prossimi mesi riusciremo ad analizzare i reperti rimanenti, per poi chiedere la revisione del processo ... Abbiamo nuovi elementi che scagionano Olindo Romano e Rosa Bazzi'.