In una Scuola elementare di Terni è stata presa una decisione che farà senza dubbio discutere visto che riguarda l'integrazione tra culture diverse. Maria Elisabetta Mascio, dirigente scolastica della scuola elementare 'Anita Garibaldi', ha preferito cancellare la recita di Natale, con chiari cenni alla religione cristiana e alla nascita di Gesù, perché potrebbe disturbare altri culti religiosi. Una notizia che ha fatto indispettire anche Valeria Alessandrini, assessore leghista nel Comune di Terni.

La tristezza di Valeria Alessandrini

A Terni, nella scuola elementare 'Anita Garibaldi', la recita natalizia quest'anno non ci sarà per evitare di turbare soggetti con varie culture religiose presenti a scuola.

A rivelarlo è stato l'assessore della Lega al Comune di Terni, Valeria Alessandrini, che ha espresso la sua tristezza per questa scelta. Adesso la Alessandrini spera che ci sia un ripensamento per difendere i valori cristiani che sono parte integrante del patrimonio culturale italiano. Il rispetto delle altre religioni, secondo l'assessore, non dovrebbe comportare la rinuncia alla propria. Quello su cui l'assessore leghista vuole far riflettere è che solo il rispetto di quello che siamo stati e quello che siamo è determinante per far comprendere agli altri che ognuno è libero di professare la sua fede. Adesso l'auspicio è che gli studenti e i loro genitori possano vivere i momenti tipici e importanti del Natale.

L'opinione della dirigente scolastica

La replica della preside della scuola elementare di Terni non è tardata ad arrivare. La Mascio ha sottolineato che il presepe vivente nella struttura scolastica era solo un progetto quindi "il fatto è insussistente". Secondo la dirigente scolastica non è molto appropriato usare la parola "vietare" e comunque la tematica non dovrebbe far parte dell'ordine del giorno di un assessore.

Stando a quanto ha riferito Maria Elisabetta Mascio, la scuola elementare 'Anita Garibaldi' sarebbe un modello di integrazione, tolleranza e rispetto anche perché in tutte le scuole della sua direzione vengono organizzati e realizzati canti natalizi e presepi. Ovviamente tutto questo avviene senza oltrepassare determinati limiti e nel rispetto delle norme prescritte dal principio della laicità dello Stato. Di diverso avviso, invece, la Alessandrini, che vorrebbe tornare a vedere i crocefissi nelle aule scolastiche.