Al natale manca più di un mese, ma a Terni il dibattito su come celebrarlo a Scuola è più che mai acceso. E non mancano i colpi di scena. Qualche giorno fa la professoressa Maria Elisabetta Mascio, direttrice scolastica della Scuola Elementare Anita Garibaldi, aveva annunciato la sua intenzione di annullare la tradizionale recita di Natale. La sua decisione aveva sollevato polemiche (e scatenato le ire dell''assessora leghista Valeria Alessandrini), ma anche prese di posizione inaspettate, come quella del'Imam della cittadina umbra, Mimoun El Hachmi,

Giusto rispettare le tradizioni

Mimoun El Hachmi, imam del Centro culturale islamico di Terni, si è sentito chiamato in causa nella vicenda della "recita negata" alla primaria di Via I Maggi ed ha voluto esprimere il suo pensiero in proposito: "Non c’è niente di male nei canti natalizi, nel presepe, anche vivente, o nelle rappresentazioni a scuola", ha spiegato.

Poi ha commentato che se queste cose sono sempre state fatte - in quanto simboli di una tradizione - è un bene continuare a farle. Mimoun El Hachmi poi ha chiarito che più che per la recita di Natale si è sentito ‘disturbato’ dal fatto che, in particolar modo sui social, "ci sia stato qualcuno che salendo sulla polemica a nome della nostra comunità ci ha messo in mezzo". Poi ha aggiunto "Non è nostra intenzione cambiare la cultura di questo Paese, anzi noi vogliamo rispettarla. Non vogliamo togliere il crocifisso o altri simboli cristiani"

Pronti a collaborare

Entrando nel tema specifico delle rappresentazioni relative alla nascita di Gesù, l'Imam ha spiegato che l'intera comunità islamica è disposta a collaborare e anche a a partecipare alle iniziative in questione.

La comunità musulmana, infatti, non è per l’integralismo islamico (o di qualsiasi altro genere): "Siamo tutti fratelli - ha concluso Mimoun El Hachmi - lo scambio culturale rappresenta per noi un’importante ricchezza". La presa di posizione dell'Imam del centro islamico di via Vollusiano ha voluto essere un ponte su un fronte che - come ha fatto lui stesso notare - appare alquanto divisivo nel contesto storico e politico attuale

La direttrice e l'assessora

Maria Elisabetta Mascio, la dirigente scolastica della direzione didattica Mazzini (di cui fa parte anche la primaria Anita Garibaldi), qualche giorno fa aveva annunciato che quest'anno non ci sarebbe stata alcuna recita natalizia perché, tale attività, avrebbe disturbato le diverse culture religiose presenti nell'istituto.

Il "no al presepe vivente", aveva attirato le critiche dell'assessora del Carroccio Valeria Alessandrini che aveva subito commentato: "Sono delusa ed amareggiata. Mi auguro ci possa essere un ripensamento perché solo rispettando la nostra cultura e le nostre tradizioni riusciremo a far comprendere a tutti che ognuno può professare, liberamente, la propria fede, nel rispetto però dei valori del Paese che lo ospita".