Una fortissima scossa di Terremoto di magnitudo 7.4 della scala Richter ha interessato, alle 18,01 (ora italiana), l'area al largo della costa orientale della penisola della Kamchatka, in Russia. Secondo le stime preliminari fornite dall'Usgs (United State Geological Survey) il potente sisma avrebbe avuto il suo esatto epicentro 82 chilometri ad ovest della piccolissima cittadina rurale di Nikol'skoe, sull'isola di Bering, stesso nome che connota anche lo stretto fra Alaska e Russia. La località, fondata solo nel 1826, ospita circa 638 abitanti, secondo l'ultima stima realizzata nel 2008 e fa parte dell'arcipelago delle isole Commodoro.

L'ipocentro della scossa è stato individuato a soli 9,6 chilometri di profondità. Subito è stata diramata un'allerta tsunami per le coste più vicine all'epicentro del sisma.

Allerta tsunami: le aree a rischio e le azioni raccomandate

In particolare, il messaggio rilasciato dallo Ptwc (Pacific tsunami warning center), dice: "Basandosi sui parametri preliminari del terremoto, il pericolo è quello di possibili onde di tsunami per le coste che si trovano entro un raggio di 300 chilometri dall'epicentro". Quindi, le coste a rischio sono quelle russe, in particolare nella regione colpita, conosciuta come Komandorskiye Ostrova. Il centro prosegue poi nel dichiarare che l'agenzia governativa potrebbe intraprendere delle azioni nei confronti delle persone residenti lungo le aree costiere per informarle del rischio e dare istruzioni sulla gestione della possibile emergenza.

Si aggiunge inoltre che "il rischio di una serie di onde anomale è prolungato per diverse ore dopo il verificarsi di una scossa e potrebbe persistere anche successivamente ad una prima onda".

Non si hanno al momento dettagli più precisi per quanto riguarda possibili danni a cose o persone.

Forti scosse di assestamento dopo il mainshock

Subito dopo la scossa principale, come accade solitamente dopo eventi di questa portata, sono seguite scosse di assestamento o aftershock - rispetto a quello che viene chiamato in gergo mainshock. Sempre secondo l'Usgs sono almeno due gli eventi che hanno seguito il sisma principale.

Sulla base dei dati forniti dalle stime preliminari, il primo si sarebbe verificato appena 18 minuti dopo e avrebbe vuto una magnitudo di 5.6, stessa potenza anche della seconda scossa di assestamento, verificatasi alle 18,35 (ora italiana) mentre lì erano le 5,35 di mattina.

La scossa si è verificato appena 20 giorni dopo il sisma di magnitudo 7.0 che ha colpito Anchorage in Alaska, provocando, anche in quel caso, un'allerta tsunami.