Una vicenda tanto grave quanto purtroppo sempre più frequente si è verificata all’Hospice di San Severino Marche, e riguarda il decesso di un'altra giovane vittima. In particolare, la povera defunta è la 46enne Elisabetta Campilia (che era una dipendente della casa di riposo di Urbisaglia) stroncata da una brutta malattia che l'ha debilitata talmente tanto fino a portarla alla morte. Secondo quanto riferisce il noto sito Fanpage.it, infatti, la donna scomparsa prematuramente lascia il marito Giorgio e i suoi tre figli, Riccardo, Lorenzo ed Elena.
La malattia l'ha debilitata non solo nel corpo ma anche nello spirito, tanto che prima di morire la donna ha chiesto ai suoi familiari di organizzare il suo funerale, dando indicazioni addirittura su quelle che dovranno essere le canzoni durante la cerimonia.
Tragedia a Macerata: stroncata da una malattia a soli quarantasei anni
Secondo quanto si apprende dal sito in questione, infatti, Elisabetta Campilia ha lottato strenuamente nel tentativo di vincere la sua battaglia con la malattia che non la lasciava libera di essere felice da ben due anni. Alla fine, però, ha dovuto arrendersi senza riuscire ad avere scampo. La donna si è spenta martedì 11 dicembre presso l'Hospice di San Severino Marche, dove era stata ricoverata.
Prima che venisse debilitata dalla malattia, la donna lavorava all'interno di una casa di riposo e dava assistenza agli anziani, dopo aver prestato servizio anche in un maglificio di Pollenza. La donna era molto religiosa e ha avuto anche un passato come catechista nella parrocchia di San Catervo.
Le parole del prete della chiesa in cui è stato celebrato il suo funerale
Pare che la donna avesse avuto anche la percezione che oramai le fosse rimasto pochissimo tempo da vivere e per questa ragione aveva dato delle indicazioni ai suoi tre figli e a suo marito sull'organizzazione e sulle modalità di celebrazione delle sue esequie, che si sono celebrate nella giornata di mercoledì 12 dicembre alla presenza di tanta gente che le ha voluto darle un ultimo saluto.
Come raccontato dal prete che ha celebrato il suo funerale, la donna pare abbia vissuto anche durante la malattia la sua cristianità, pur essendo certa di quale sarebbe stato il suo destino, in questo caso non il più roseo. Oltre che suo marito Giorgio, titolare di un'impresa edile, e i suoi figli, la quarantaseienne lascia anche il papà Ezio e la sorella Fabiola.