Di nuovo uno stupro in Pakistan. Di nuovo una vittima minorenne. A finire nella rete losca degli stupratori, stavolta, è stata la piccola Faryal, una bambina di soli tre anni. Il dramma è accaduto nel distretto di Khyber Pakhtunkhwa. Faryal era scomparsa dalla sua casa martedì verso le 14. Il padre e la madre, non vedendola più, si erano messi a cercarla e, alla fine, avevano deciso di denunciarne la scomparsa alla Polizia. Gli agenti avevano immediatamente avviato le indagini finché non hanno ritrovato il corpicino martoriato ed esanime della bimba in un burrone.

La piccola Faryal era stata violentata, torturata e uccisa.

Arrestate 30 persone

I poliziotti pakistani hanno messo le manette a trenta persone. Tale circostanza fa ritenere che la bimba probabilmente sia rimasta vittima di un branco, un gruppo di stupratori senza pietà. Muhammad Ijaz, un poliziotto, ha affermato che la minorenne è deceduta per il dolore e il freddo, ed è stata stuprata. I genitori di Faryal sono devastati. Il padre, davanti alla salma della piccola, deposta su un letto con un cappellino bianco in testa, non è riuscito nemmeno a parlare e piangere. Troppo dolore anche per versare lacrime. L'uomo è riuscito a malapena a scrutare il volto di Farya, il volto di una bimba a cui è stata rubata l'infanzia.

Su diversi social network sono state pubblicate le foto dell'orrore, scatti che hanno fatto trasalire tantissime persone, le quali adesso reclamano la pena di morte per gli autori dello stupro e dell'omicidio.

'Il mostro deve essere impiccato'

Il Pakistan è stato scosso ancora una volta da un caso di stupro, da una violenza su una minorenne.

Lo scorso gennaio, nel Punjab, è accaduto un episodio simile: Zainab Ansari, sei anni, era stata violentata e uccisa. Lo stupratore, Imran Ali, era stato arrestato poco dopo e, lo scorso ottobre, condannato a morte e impiccato. Adesso invece si invoca la condanna a morte per quelli che hanno stuprato e massacrato Faryal. Un internauta ha scritto su Twitter: "Il mostro deve essere impiccato".

Sempre su Twitter, Saqi Official ha rimarcato che gli autori degli abusi sui bimbi vanno "puniti di fronte al mondo". E sono tanti in Pakistan quelli che puntano l'indice verso la politica, verso il governo che ancora non ha saputo eliminare un grave cancro dal Paese. Sui social qualcuno ha sottolineato che nell'ultimo lustro i bimbi violentati sono stati 17.862. Qualcuno ha anche rammentato altri abusi sessuali sui minorenni, come quello subito da una bambina di sette anni lo scorso aprile: alla piccola, dopo le violenze, era stato amputato anche un braccio.