Nella notte tra venerdì 30 novembre e sabato 1° dicembre a Rende un giovane studente universitario dell’Unical, è stato brutalmente picchiato da alcune persone non ancora identificate. Il giovane, di origini paraguaiane, si trovava in Calabria per studiare. Il ragazzo ha riportato diverse fratture al volto e diversi traumi.
Unical: cinque persone aggrediscono un ragazzo di notte
Si chiama Gerardo il ragazzo che nella notte tra venerdì e sabato è stato picchiato da cinque persone mentre si trovava all’interno dell’ateneo di Rende. Da quanto si apprende il giovane, di nazionalità paraguaiana, stava trascorrendo la serata presso lo spazio comune “Centro del Mondo” delle Maisonettes, al centro dell’Unical.
All’uscita dal centro il ragazzo si sarebbe reso conto di una rissa, nella quale era rimasto coinvolto un suo amico: per questo motivo ha deciso di intervenire per sedare il branco e per riuscire a difendere il ragazzo. A quel punto, però, gli aggressori avrebbero deciso di scagliarsi contro di lui e, dopo averlo accerchiato, lo avrebbero fatto cadere a terra e gli avrebbero sferrato diversi calci e pugni in faccia.
Il giovane è stato quindi trasportato presso l’ospedale Annunziata di Cosenza, dove è stato immediatamente soccorso. A causa dei calci e dei pugni il giovane ha riportato diverse fratture al setto nasale e diversi traumi. I medici hanno fatto sapere che serviranno circa trenta giorni per la guarigione.
Tanti attestati di solidarietà al giovane aggredito
Intanto sono stati tantissimi ad esprimere solidarietà al giovane per quanto accaduto. Uno dei testimoni ha raccontato che la prima vittima, che poi è riuscita a fuggire dall’aggressione, parlava inglese e forse è stato scelto proprio per questo motivo. Non è quindi escluso che ci possa essere anche un movente razziale all'origine del fatto.
Il gruppo “Studenti senza frontiere”, attraverso una nota, ha comunicato che il campus non è, e non deve essere, uno scenario di violenze e di brutalità come quella che è accaduta l'altra notte. Aggiungendo che la vicenda non deve rimanere inascoltata. Inoltre precisano che da mesi i media e i social bombardano le persone con diversi messaggi di odio e di violenza e i risultati purtroppo possono essere anche fatti di cronaca come questo.
Solidarietà al giovane per l’accaduto è arrivata anche dal rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci che ha reso noto di essere in contatto con le autorità diplomatiche del Paraguay. Inoltre, il rettore ha comunicato che l’università fornirà agli inquirenti tutto il materiale possibile per riuscire ad individuare i colpevoli di questo brutale pestaggio.