Il paese Venezuelano è nel caos più totale e ad approfittarne è il Presidente del Parlamento di Caracas, Juan Guaidò, il quale grazie all'appoggio internazionale di cui gode, ha assunto i poteri dell'Esecutivo. L'avversario di Maduro dichiara che prenderà il controllo dei fondi della petrolifera statale Pdvsa negli Usa, che per il governo del Venezuela rappresenta circa il 70 percento delle entrate.

Tutta la vicenda è stata fatta nell'arco un'ora: Negli Stati Uniti, il dipartimento del Tesoro, annuncia il congelamento di tutti i conti e gli asset della Pdvsa e della sua filiale Citgo, contemporaneamente, il Presidente del Parlamento di Caracas dichiara di aver cominciato l'impresa di controllare tutti i beni ed i possedimenti venezuelani che risiedono all'estero.

Sia il segretario del Tesoro USA, Steven Mnuchin, sia Juan Guaidò hanno dichiarato che l'atto è stato compiuto allo scopo di salvaguardare gli interessi del popolo venezuelano, in modo tale che Maduro non possa intervenire su quei fondi, onde evitare un ulteriore problema di natura economica per il paese.

Insieme all'Arabia Saudita e il Canada, il Venezuela, è uno dei maggiori fornitori di greggio per gli Stati Uniti, oltre all'esportazione di materiali utili per la raffinazione del petrolio.

Le perdite della manovra

Secondo alcune fonti del settore, la manovra effettuata dal Presidente del Parlamento di Caracas, Juan Guaidò, con la collaborazione del dipartimento del Tesoro americano, avrebbe causato un danno economico a Maduro di circa 7 miliardi di dollari in asset e 11 miliardi di dollari in ricavi dell’esportazione.

Poche ore prima, il senatore repubblicano, Marco Rubio, avrebbe annunciato l'iniziativa del governo Trump, inoltre in un intervista del quotidiano "El National", l'ex dirigente Pdvsa ed analista del settore, Tom Hardy, ha dichiarato che il 96 percento delle entrate del Venezuela provengono dalla vendita di petrolio, infatti, il paese non esporta solo negli Stati Uniti, bensì anche in Russia e Cina.

Gli obiettivi di Juan Guaidò

Nelle ultime ore si è scoperto che i prossimi obiettivi di Guaidò sono quelli di bloccare alcuni conti esteri degli uomini di Nicolas Maduro, infatti, egli ha mandato delle lettere al governatore della banca d'Inghilterra, chiedendo di bloccare il rimpatrio di 31 tonnellate di oro depositati, tempo prima, nella banca centrale di Londra.