Cambio di rotta sull’uso dei cellulari nelle scuole. Solo un anno fa era stata divulgata dal Ministero dell'Istruzione una circolare contenente le istruzioni per disciplinare l’uso degli smartphone nelle aule scolastiche. L’idea, portata avanti dall’allora ministro Valeria Fedeli, voleva regolamentare l’uso dei telefonini e permetterne l’integrazione nelle attività giornaliere della scuola. Ma ora sembrerebbe che il Governo voglia prendere una direzione opposta che potrebbe creare numerosi problemi nella gestione del rapporto quotidiano tra studenti e insegnanti.
Ma a scuola già si usano
Come dimostra un sondaggio effettuato dal portale Skuola.net, più della metà degli studenti interpellati ha affermato di utilizzare il cellulare durante le ore di lezione. Inoltre molti docenti utilizzano gli smartphone per effettuare ricerche didattiche tramite internet e per rendere più coinvolgenti le lezioni in classe. In pratica questo sondaggio ha dimostrato come attualmente l’uso del cellulare all'interno dell’aula scolastica sia una prassi ormai consolidata in molti istituti. Le percentuali sono chiare: il 56% ha dichiarato di utilizzare il telefonino per scopi didattici e sotto il controllo diretto dei docenti. Ovviamente i furbetti ci sono sempre: qualcuno infatti ha confessato di utilizzare il telefono durante gli orari scolastici per usi non proprio educativi, come chattare, giocare e postare su Facebook o Instagram.
Una nuova proposta di legge
In questi giorni il Parlamento sta discutendo una proposta di legge che vorrebbe impedire a studenti e professori l’uso dello smartphone. Si tratta della proposta di Forza Italia firmata da Mariastella Gelmini, Ministro dell’Istruzione con il Governo Berlusconi dal 2008 al 2011, alla quale si è aggiunta quella della Lega, a firma del deputato Giorgia Latini. Il disegno di legge in questione si occupa del ripristino dell’insegnamento dell’educazione civica, rendendola obbligatoria in tutte le scuole e promuovendo anche attività di sensibilizzazione su diritti e doveri relativi all’utilizzo di internet, utili anche a prevenire il bullismo informatico. All’interno di questa proposta è stato inserito un passaggio che vieta l’uso di telefoni mobili e altri apparati di comunicazione da parte degli alunni delle scuole primarie e secondarie.
Un passaggio importante e cruciale che obbligherebbe tutti, insegnanti compresi, a lasciare fuori dalla classe i telefonini. L’ipotesi prevede di consegnare i cellulari in presidenza e di riferirsi alla segreteria per eventuali chiamate urgenti. In questo modo la quotidianità scolastica potrebbe cambiare ancora una volta. L’attuale Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti si è espresso in proposito, tranquillizzando gli studenti e dichiarandosi a favore dell’uso degli smartphone quando finalizzato alla didattica e in vista di un migliore apprendimento. I pareri sono molti e discordi. L’iter della proposta di legge è ancora lungo, vedremo come andrà a finire.