Fernando Aiuti era diventato famoso per essere stato il primo immunologo a combattere l'Aids. Era ricoverato all'Ospedale Gemelli di Roma perchè soffriva di gravi problemi cardiaci, ed è stato ritrovato senza vita per una caduta dal quarto piano del nosocomio. È stata aperta un'indagine dalla Procura per il sospetto che possa trattarsi di un suicidio. Il Gemelli ha diramato un comunicato ufficiale in cui dichiara che il decesso è stato causato da complicanze dovute ad un trauma da caduta dalla rampa delle scale, vicino al reparto di degenza di Medicina Generale, dove il professore era ricoverato.

La lotta contro l'Aids

Il professor Fernando Aiuti aveva 83 anni ed era il fondatore dell'Associazione Nazionale per la lotta contro l'Aids. Molti lo ricordano per la foto del bacio con Rosaria Iardino, una donna sieropositiva che il professore baciò nel 1991 al fine di dimostrare cha la tanto temuta malattia non si contraeva con un contatto simile. Fernando Aiuti è stato il precursore della prevenzione contro l'Aids e per decenni ha insegnato Medicina Interna negli atenei; è stato docente e direttore della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica, coordinatore di vari dottorati di ricerca e, nonostante l'età, era ancora uno tra i maggiori esperti infettivologi ed immunologi italiani.

La malattia

Aiuti era ricoverato per trattare la sua grave cardiopatia ischemica dche spesso lo costringeva a riicorrere alle cure ospedaliere ed a trattamenti anche invasivi. Di recente il suo quadro clinico si era aggravato procurandogli uno scompenso cardiaco, trattato con un mix di farmaci. La scienza mondiale oggi ha perso un grande esponente, come sottolinea sui social network la ministra della Salute Giulia Grillo, ricordando Aiuti come un punto di riferimento internazionale per la lotta all'Aids.

Anche l'ex ministra Lorenzin lo ha elogiato sui social aggiungendo che la Medicina subisce una grave perdita con la sua scomparsa.

Il saluto di Rosaria Iardino

La Iardino è stata una delle prime a salutare la dipartita dell'amato professore e l'ha ricordato sui social come un uomo di grande valore, un esempio per la comunità scientifica e culturale.

Afferma che lo ricorderà per sempre e porterà sempre con sè il suo coraggio. La donna, presidentessa dell'associazione "The Bridge", una fondazione che sviluppa progetti d'intervento in ambito sociale e sanitario, ricorda il bacio di Aiuti come un richiamo per la ricerca, uno stimolo ad andare avanti e curare la malattia.