Fra poche ore inizierà lo sbarco dei profughi tenuti bloccati da diversi giorni sulla nave 'Sea Watch 3', imbarcazione dell'ONG stanziata a largo nelle acqua antistanti la città di Siracusa, in Sicilia. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Attualmente, su disposizione del ministro degli interni Matteo Salvini, la motonave si sta dirigendo verso il porto di Catania, scelto per la presenza di centri ministeriali specializzati nell'accoglienza di minorenni, spiegano fonti vicine al palazzo del Viminale. I minori a bordo, otto in tutto e non accompagnati, saranno trasferiti immediatamente presso l'hotspot di Messina.

L’autorizzazione allo sbarco è finalmente arrivata in seguito all'accordo siglato dal premier Conte, secondo il quale i migranti, dopo le rituali procedure di riconoscimento ed identificazione, saranno distribuiti in diversi stati della Comunità Europea, tra i quali figurano la Germania, la Francia, il Lussemburgo, la Romania, il Portogallo e Malta.

La decisione

La scelta di dare il permesso all'imbarcazione di attraccare al porto di Catania è scaturita dalla volontà di non esasperare il clima politico, già estremamente teso per la questione del caso della nave 'Diciotti'. Una vicenda, quest'ultima, sulla quale il Senato della Repubblica dovrà pronunciarsi per concedere o meno al tribunale dei ministri di Catania l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro degli Interni Matteo Salvini, indagato e accusato dalla magistratura catanese dei reati penali di esercizio abusivo dei poteri inerenti alle sue funzioni pubbliche, nonché di sequestro di persona aggravato dalla presenza di persone minorenni.

Un segnale forte, dunque, lanciato anche verso quei parlamentari del Movimento Cinque Stelle che non condividono la linea Politica del leader del Carroccio in tema di immigrazione.

Salvini: 'Lo rifarò col prossimo barcone'

Intanto, il vice-premier leghista, nonché ministro dell'Interno Matteo Salvini, ha già ribadito la sua ferma volontà di agire nuovamente nello stesso modo, ovvero procedendo al blocco degli sbarchi, così come previsto dal decreto sicurezza e dall'operazione politica denominata 'porti chiusi', nel caso in cui un altro barcone dovesse giungere nelle acque territoriali di competenza italiana.

'Gli italiani mi pagano per fare il ministro e difendere la Patria e sono intenzionato a farlo ancora per molto se gli elettori lo vorranno' - ha dichiarato il leader politico del Carroccio a margine del question time svoltosi nel primo pomeriggio di ieri presso la Camera dei Deputati.