Una fatto di cronaca censurato da mesi è tornato prepotentemente in auge dopo che il noto quotidiano tedesco “Die Welt” ha deciso di vederci chiaro. Dopo il famoso caso delle violenze di alcuni immigrati la notte di Capodanno nella città di Colonia, un altro profugo o presunto tale, finisce al centro di un caso di violenza. Il caso riguarda una assistente sociale che è stata brutalmente pestata, picchiata e poi anche violentata da un immigrato di nazionalità siriana. Come riporta il nostro quotidiano “Il Giornale”, la vicenda è vecchia, perché l’aggressione risale a fine 2017, ma solo oggi viene portata all’attenzione la conclusione della vicenda che ha portato all’assoluzione dell’aggressore.
Ciò che fa specie non è l’assoluzione in quanto tale, ma le motivazioni adottate dal Pubblico Ministero che lo scorso aprile ha salvato dal carcere l’immigrato.
La vicenda
La donna, professione assistente sociale come dicevamo, nell’espletamento della sua attività lavorativa si recava presso la casa dell’immigrato, come ricostruisce l’evento il quotidiano tedesco. Proprio nell’appartamento del siriano la donna è stata aggredita dopo aver cercato di respingere le avances dello stesso. Prima pesata a sangue e poi stuprata, la donna dopo aver sporto denuncia è stata ascoltata in audizione durante il processo. Secondo la stampa tedesca, anche durante l'udienza, più volte il PM avrebbe chiesto alla aggredita se il ragazzo responsabile della violenza avesse ben chiaro il fatto che lei si fosse opposta ad un eventuale rapporto intimo tra loro due.
La sentenza che fa discutere
Probabilmente le risposte della violentata o “il bonus violenza offerto agli immigrati”, come titola il Die Welt, sta di fatto che la sentenza emanata dal Pubblico Ministero ha scagionato il siriano perché secondo il giudice, il ragazzo non era a conoscenza che nella società civile occidentale, i rapporti sessuali non vanno consumati se una delle due parti non è d’accordo.
In pratica, assolto perché non in grado di comprendere che i rapporti tra uomo e donna da noi non sono basati sulla violenza. Resta il fatto che come dice Italia Oggi, troppe volte fatti del genere finiscono sotto censura, soprattutto in Germania. In effetti del caso in questione pare che ne abbia parlato solo qualche quotidiano locale di Dresda, città dove è avvenuto lo stupro, senza che al caso sia stato dato un taglio più generalizzato dalla grande stampa tedesca. Ne è la prova che solo 5 giorni fa il Die Welt ne ha parlato e solo ieri la notizia è arrivata alla stampa italiana.