Non si placa la lunga onda delle proteste in Francia in seno al movimento dei gilet gialli. I media francesi riferiscono di una partecipazione forse più scarsa delle ultime settimane ma che si aggira intorno alle 12mila presenze sparse nelle maggiori città francesi. Dalle immagini riportate dalle tv e sui social siamo ormai abituati a uno scontro di piazza, talvolta anche violento, con bersagli riconosciuti a livello istituzionale, con la polizia a far da sicurezza ai palazzi. Ciò che è avvenuto sabato nelle strade di Lione lascia però stupefatti gli analisti di questo movimento che sembra nascere dal nulla e che racchiude all'interno molte anime non guidate politicamente.
Gilet gialli si scontrano tra loro nelle vie di Lione
Le immagini sono poche e non raccontano ciò che è successo durante l'intero pomeriggio nelle vie di Lione. Due gruppi di gilet gialli sembrano prima confrontarsi a distanza per poi arrivare allo scontro vero e proprio molto ravvicinato, pare che si siano trovati nelle stessa via due gruppi politicamente opposti, ovvero un gruppo di sinistra e uno di destra. Il commento di chi ha caricato il video in presa diretta su Twitter recita: “Questa è l’eccellenza francese – commenta con ironia sul social media l’autore del video che ha ripreso la scena -. L’estrema destra contro l’estrema sinistra, le due parti con lo stesso giubbotto!”
Et tout ça, ça fait
— Pierre-Yves Revaz ☀ (@pierreyvesrevaz) 10 febbraio 2019
D'excellents Français...
Par encore au point leur pratique du référendum #RIC #GiletsJaunes
L’extrême droite contre l’extrême gauche .. les deux sous le même gilet!
Lyon, Acte XIII viaJPraynaud pic.twitter.com/K5Uewp8KSm
Manifestazioni e tafferugli nel resto della Francia
Non solo Lione è stata percorsa da scontri e tafferugli con il passaggio dei cortei dei gilet gialli.
A Parigi intorno alle 13 è partito un corteo dagli Champs Elysees e diretto a Champ de Mars, ai piedi della Torre Eiffel. I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco della polizia ai cancelli davanti al Parlamento, al lancio di oggetti e petardi la polizia ha risposto con cariche e lacrimogeni. Il ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner, dopo un tentativo di incendio alla residenza bretone del presidente dell'Assemblea nazionale, Richard Ferrand ha commentato duramente: "Forse è ora di fermare la violenza.
Forse è ora di chiudere con la messa in discussione sistematica dei rappresentanti della democrazia e delle nostre forze dell'ordine".
Altre manifestazioni sono state segnalate a Bordeaux, Tolosa, Lorient, Caen, Valence, Marsiglia. A Nizza un gruppo di attivisti ha cercato di raggiungere la frontiera con l'Italia ma è stato bloccato in autostrada.