In Australia, il cardinale George Pell è stato condannato dal tribunale di Melbourne per violenza sessuale su minori. Pell era stato reputato colpevole per fatti avvenuti nel 1996, riguardanti abusi sessuali verso due ragazzi minorenni, rispettivamente di 12 e 13 anni. I due giovani ragazzi, in quel periodo facevano parte del coro della cattedrale di Melbourne, Saint Patrick. Il caso ha avuto un notevole scalpore, poiché mai prima d'ora, un così alto membro della gerarchia ecclesiastica, era stato denunciato e poi processato per aver compiuto atti di pedofilia.
Sembrerebbe, inoltre, che il cardinale sia stato a conoscenza di un ipotetico stupro e che in alcune occasioni abbia coperto altri presunti "sacerdoti pedofili". Pell rischia circa 50 anni di carcere e il verdetto di colpevolezza è stato approvato da tutti i dodici membri della giuria australiana dello stato di Victoria.
Le due vittime oggi
Dei due giovani ragazzi, vittime dei fatti accaduti all'epoca, uno sembrerebbe morto circa cinque anni fa, per colpa di un’overdose, mentre l'altro, ancora in vita, ha dichiarato che seguire il processo è stato abbastanza stressante e che purtroppo non è ancora finito; confessa poi, che per colpa dell'esperienza avuta ha vissuto vergogna e depressione e ha dovuto affrontare spesso anche la solitudine.
George Pell in passato si era dichiarato estraneo ai fatti di cui era stato accusato e continua ancora oggi a proclamarsi innocente verso tutte le imputazioni a lui rivolte.
Papa Francesco aveva scelto George Pell tra i suoi 9 cardinali consiglieri
Francesco Bergoglio, poco dopo la sua elezione al Pontificato, tra i cardinali consiglieri che lo avrebbero dovuto aiutare nella Curia romana, aveva scelto proprio il cardinale australiano George Pell, affidandogli inoltre la posizione di prefetto della Segreteria per l'economia.
Circa due anni fa, Pell venne incriminato in Australia per pedofilia e venne, quindi, dimesso dal suo ruolo in Vaticano per poter tornare nel suo paese ed affrontare la situazione.
Già qualche anno prima, Joseph Ratzinger aveva pensato di nominare Pell, allora arcivescovo, per sostituire uno dei suoi cardinali. In seguito, però, alcuni suoi consiglieri che erano a conoscenza dei fatti riguardanti l'uomo, che di li a poco avrebbero creato scalpore, riuscirono a scoraggiare il Papa, che rinunciò alla decisione.
Il cardinale, che ora è fuori su garanzia, era stato già condannato l'11 dicembre scorso, ma la sentenza, finora, non era stata resa ancora nota.