I carabinieri della stazione di Nerola in provincia di Roma hanno arrestato un marocchino di 37 anni, residente in Italia da qualche tempo regolarmente, per maltrattamenti in famiglia, resistenza e lesioni a Pubblico ufficiale. L'uomo è stato accusato di avere minacciato il figlio di soli 7 anni , per futili motivi in stato di ebrezza, con un coltello. Successivamente, il presunto colpevole ha anche assalito a calci e pugni i militari dell'arma intervenuti a bloccarlo. L'indagato è stato poi tradotto presso il carcere più vicino.

I maltrattamenti e le minacce alla famiglia

Il reato contestato all'immigrato regolare magrebino è avvenuto nei giorni scorsi, in un appartamento del centro storico di Montorio Romano, un paese laziale, che si estende nella provincia di Roma. L' extracomunitario di 37 anni, originario del nord Africa ha letteralmente terrorizzato la sua famiglia. L'uomo è tornato a casa qualche giorno fa, in visibile alterazione psicofisica dovuta ad una smodata ingestione di alcolici. Il presunto maltrattatore, già noto alle forze dell'ordine per gli stessi motivi, dopo avere inveito contro la moglie e i figli, due bambini rispettivamente di 6 e 7 anni, ha preso un grosso coltello da cucina e lo ha puntato alla gola del figlio maggiore.

Presi dalla paura, la coniuge e i due minori hanno abbandonato in fretta e furia la loro abitazione, rifugiandosi in strada. Mentre il marito è rimasto all'interno della dimora.

L'intervento dei carabinieri

I carabinieri della stazione di Nerola, in provincia di Roma sono intervenuti immediatamente sul luogo dell'illecito, a seguito di una segnalazione effettuata al numero 112.

Gli uomini della benemerita hanno immediatamente soccorso la donna e i suoi figli. Successivamente, hanno fatto irruzione nell'abitazione con l'intento di bloccare il malvivente. L'uomo ha opposto resistenza all'arresto, picchiando i militari, con calci e pugni. In seguito, gli stessi sono riusciti a fermare la sua furia violenta e lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Infine, l'arrestato è stato tradotto presso il carcere di Rebibbia a disposizione dell'autorità giudiziaria del Tribunale di Tivoli.

Altri casi di maltrattamenti in famiglia

Purtroppo i casi di maltrattamenti in famiglia in Italia sono frequenti. Solo ieri, i carabinieri di Trapani hanno arrestato S.S., un uomo già pregiudicato, per lo stesso motivo, che in preda ai fumi dell'alcol aveva aggredito moglie e figlia. L'aggressore avrebbe continuato ad inveire contro le stesse anche davanti ai militari dell'arma. L'arrestato, giudicato pericoloso per l'incolumità della propria famiglia è stato tradotto presso il carcere più vicino.