Angelo Peveri è stato condannato definitivamente dalla Cassazione a 4 anni di reclusione per aver colpito un ladro che si era intrufolato nella sua ditta. Intervistato da Giuseppe Cruciani nel programma radiofonico La Zanzara, ha detto: 'Come volete che mi senta? Un coglione. Chi lavora oggi cos'è? Hanno rubato 90 volte e vado io in prigione'.

Angelo Peveri dovrà scontare 4 anni in prigione

Rabbia e dolore, ma anche rassegnazione, nella voce dell'imprenditore vicentino. Nell'ottobre 2011 l'imprenditore ha sparato a due ladri rumeni che, entrati nella sua azienda, stavano rubando del gasolio.

Il vicentino ne ha ferito gravemente uno dei due quella notte e, per questo, è stato condannato a 4 anni. I due ladri, invece, hanno patteggiato 10 mesi di reclusione, Al figlio ora andrà il compito di portare avanti l'impresa, ma vorrebbe che non fosse così: 'Io avevo fiducia nella legge italiana. Non ho mai dato alcun colore politico a quanto successo. Però non è andato bene'.

'Non ho inseguito, mi sono solo difeso dal furto. Ero andato a lavorare e il ladro è saltato fuori dal buio. Ho preso spavento ed è partito un colpo. Chiuso', ha detto Peveri ai microfoni della Zanzara, una versione che non ha mai cambiato da quando è iniziata la sua vicenda giudiziaria. Era già successo che l'imprenditore usasse l'arma da fuoco in passato, sparando in aria.

Quella notte, invece, a detta dell'imprenditore, il colpo è scappato e, per questo, ha ammesso di non avere macchie sulla coscienza. L'imprenditore sostiene di non aver mai sparato ai ladri: mentre stavano andando via, ha sparato a 30 cm davanti perché uno di loro si si stava avvicinando a lui. Si trovava in ciabatte sulla ghiaia del torrente, dove è anche inciampato.

I ladri erano 3 e Peveri, dopo aver sparato e colpito uno di loro, ha chiamato i soccorsi.

La nuova legge sulla legittima difesa

L'imprenditore vicentino sostiene di essere pronto ad andare in carcere. Non sarà facile, sicuramente, ma purtroppo per lui la condanna definitiva della Cassazione ha messo la parola fine su questo caso.

Intanto è in approvazione alla Camera la nuova legge sulla legittima difesa, ma Peveri non canta vittoria: 'Le leggi bisogna prima leggerle. Mi fa piacere l'interessamento di Salvini, ma in prigione ci vado io'. Infine, con tono di rassegnazione, ha detto che la nuova legge al massimo servirà al figlio se andrà avanti con l'impresa e ai suoi nipoti. Non ci resta che attendere per scoprire gli ulteriori sviluppi su questa vicenda.