Carcere di San Vittore, Milano. Ousseynou Sy, il 47 senegalese che tre giorni fa ha dirottato l'autobus che guidava con 51 bambini e tre adulti a bordo per poi darvi fuoco, è stato interrogato dal gip Tommaso Perna. All'interrogatorio di garanzia, che è durato un'ora e mezza, erano presenti anche il capo della squadra dell'antiterrorismo milanese, Alberto Nobili, e il pm Luca Poniz: l'uomo non mostra alcun segno di pentimento, anzi ha confermato i suoi intenti. Nel frattempo la moglie, ancora sconvolta da quanto accaduto, dice che è sempre stato un uomo tranquillo.
Secondo i pm non ha mai mostrato segni di pentimento
I pm milanesi sono convinti che ci sia un pericolo concreto di reiterazione del reato, anche perchè Sy non ha mai mostrato alcun segno di pentimento. Pare anzi che abbia rivendicato il gesto come segnale eclatante per l'Africa, contro le politiche italiane ed europee sull'immigrazione. Inoltre, secondo gli inquirenti, Sy avrebbe cosparso l'autobus di gasolio durante le fasi del dirottamento e non si sarebbe fermato quando i carabinieri sono intervenuti, anzi proprio in quel momento avrebbe appiccato il fuoco.
Il 47enne senegalese sostiene che l'incendio sia stato accidentale e non voluto, ma la sua mano ustionata sembra suggerire agli inquirenti che ciò non sia vero.
Attualmente si sta lavorando per recuperare il video-manifesto, pubblicato dall'uomo su YouTube e visibile solo a pochi contatti, in cui l'uomo aveva annunciato il suo folle gesto. Sembra comunque che prima di tre giorni fa non avesse tentato altri dirottamenti.
Secondo la sua compagna Sy è un uomo buono e tranquillo
La compagna di Ousseynou Sy, una badante ucraina di 34 anni, è stata interrogata dai carabinieri. Durante il colloquio ha pianto più volte, incredula che il suo compagno possa essere stato l'autore di un gesto così folle: i carabinieri l'hanno lasciata andare, convinti che sia stata totalmente estranea alla vicenda. La donna era visibilmente scioccata e incredula ed ha manifestato anche timore che, a seguito di questo accaduto, potesse perdere il suo lavoro e il permesso di soggiorno.
Secondo la 34enne, Sy è sempre stato un uomo buono e tranquillo, che mai si è comportato in modo violento. Sebbene il senegalese avesse detto a una collega che la donna le avesse regalato una pistola elettrica o al peperoncino, lei nulla sapeva del suo acquisto. Così come era totalmente ignara del suo piano criminale di dirottare e incendiare l'autobus. Il suo comportamento è rimasto quello di sempre, senza destare alcun sospetto nella persona a lui più vicina.