Ieri sera sul canale 9 del digitale terrestre è andata in onda un'interessante intervista concessa da Gué Pequeno ai microfoni e alle telecamere di 'La confessione', l'ormai popolarissimo format di interviste di Peter Gomez, direttore del 'Fatto Quotidiano'. Nella parte centrale della chiacchierata il rapper è stato interpellato relativamente al suo rapporto con le droghe. Gomez ha chiesto conto a Gué Pequeno anche di alcune sue vecchie dichiarazioni, relative ad un presunto passato da pusher in gioventù, cercando di tranquillizzarlo in merito a possibili conseguenze penali, affermando che "Possiamo parlarne, tanto ormai è tutto prescritto".

Il rapper non si è tirato indietro, rispondendo con tranquillità a tutte le domande, ammettendo di aver provato tanti generi di sostanze stupefacenti, facendo però capire di aver smesso, o quantomeno ridotto la frequenza, pur senza dichiararlo esplicitamente. Relativamente allo spaccio, Gué ha in buona sostanza sminuito il suo ruolo di pusher, parlando di 'cose che facevano tutti'.

Il primo incontro con la cocaina, in un centro sociale

Il Golden Boy del Rap italiano ha spiegato come mai anni fa decise di specificare che il suo primo incontro con la cocaina fosse avvenuto in un centro sociale, queste le sue parole: "Quando ho iniziato a fare rap era ancora molto forte il retaggio dei centri sociali, il rap italiano veniva da lì.

Quindi il rapper doveva essere povero e underground, noi invece eravamo ispirati dall'America, volevamo il successo e i soldi. Quello che volevo sottolineare raccontando il mio primo incontro con la cocaina in un centro sociale è il paradosso e l'ipocrisia: un simbolo 'di destra', di corruzione, lusso e capitalismo, come la cocaina, in realtà era molto presente anche in quegli ambienti".

Successivamente Gue ha parlato più in generale del suo rapporto con le droghe, leggere e non: "Nel corso della mia vita ho usato parecchie droghe – ha dichiarato l'autore di 'Gentleman' – a parte l'eroina e le droghe sintetiche. Da ragazzino ho saltato la fase delle discoteche, quindi non sono entrato in contatto con ecstasy, pasticche e simili, e non ne ho neanche abusato dopo, al massimo le ho provate.

Ora come ora non sono più così attratto dal fare festa, ne ho fatte tante in passato.

Il passato da piccolo pusher

Spazio anche per un commento su altre vecchie dichiarazioni di Gué Pequeno relative ad un'intervista del 2016, in cui aveva raccontato di aver avuto un passato di piccolo spacciatore assieme all'amico e collega Marracash, ben prima dell'inizio delle loro, entrambe fortunatissime, carriere musicali. Queste le parole dello storico membro della Dogo Gang: "Erano altri tempi, all'epoca tutti gli adolescenti venivano a contatto con le deroghe leggere, in certi contesti era in vigore una sorta di liberismo dello spaccio. Si vendevano canne eccetera, ma era una cosa tra amici, non ero certo Pablo Escobar, è un'esperienza che hanno fatto tutti".

Nell'ambito della stessa intervista il rapper ha parlato anche di Vasco Rossi, Jovanotti e Fedez, criticando quest'ultimo in maniera decisa.