Un uomo di 41 anni è tragicamente deceduto in Calabria, nell'ospedale di Rossano Calabro in provincia di Cosenza, dopo essersi sentito male nel carcere locale dove era detenuto. L'uomo sarebbe stato trasferito in ospedale in gravi condizioni di salute e, nel giro di qualche ora, è purtroppo morto. I familiari della vittima vogliono vederci chiaro e per questo motivo sul suo corpo è stata disposta l'autopsia che dovrà stabilire l'effettiva causa del decesso. Al momento non sarebbe stata disposta nessuna denuncia da parte dei familiari in attesa dell'esame autoptico.
Calabria, detenuto salentino muore in ospedale
Si chiamava Andrea Cavalera e aveva solo 41 anni l'uomo che nella giornata di ieri, 13 marzo, è tragicamente deceduto dopo essersi sentito male all'interno del carcere del comune di Corigliano-Rossano, nel cosentino. L'uomo, dalle prime informazioni che ci giungono, sembrerebbe che intorno alle ore 10:00 si è sentito male non riuscendo a respirare bene. Per questo motivo è stato richiesto l'intervento del personale medico del 118 che, grazie ad un'ambulanza, l'hanno trasferito in ospedale. Intorno alle ore 11:30 sarebbe però emersa una broncopolmonite acuta. Dopo qualche minuto sarebbero subentrate difficoltà respiratorie dell’85% per un’infezione ai polmoni e, per questo motivo, intorno alle ore 12:00 i medici l'hanno ricoverato nel reparto di rianimazione.
Nonostante i dottori hanno tentato di fare il possibile per riuscire a rianimarlo, non ci sono riusciti e Andrea è deceduto.
I familiari della vittima voglio vederci chiaro
I familiari di Andrea vogliono fare chiarezza e, per questo motivo, l’avvocato Angelo Ninni, ha chiesto alla Procura di Castrovillari di procedere all’esame autoptico per chiarire le ragioni di un decesso così inaspettato quanto fulmineo.
Nell'ultimo colloquio tenutosi con l'avvocato nella giornata di domenica 17 febbraio non sarebbero emersi comunque problemi particolari. Andrea stava scontando l'ultimo anno di pena, dei quattro anni previsti, per l'aggressione nei confronti di un uomo. Era stato trasferito non da molto tempo nel carcere del comune di Corigliano, in quanto all'interno del penitenziario del borgo San Nicola vi era sovraffollamento. I familiari al momento non hanno sporto alcuna denuncia in quanto stanno aspettando l'esito dell'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni.