È notizia delle ultime ore la scomparsa di Lorenzo Orsetti, trentatreenne fiorentino noto anche come "Orso", che si era recato in Siria per combattere l'Isis al fianco delle milizie curdo-siriane.

Orsetti è caduto in battaglia, durante un attacco alla roccaforte di Baghuz, tuttora nelle mani del Califfato. Il primo annuncio della notizia, successivamente confermato dalla Farnesina, è arrivato proprio da uno dei canali Telegram dell'Isis. "Abbiamo ucciso un crociato italiano", hanno affermato i terroristi islamici, accompagnando queste parole con una foto della salma del volontario italiano e l'immagine di un documento di identità del giovane.

Inoki Ness ricorda Lorenzo Orsetti: 'Eri e sarai sempre un esempio'

Sono tantissimi i messaggi di cordoglio e gli attestati di stima che sui social si stanno rincorrendo di ora in ora. Poco fa, con un post su Instagram, anche Inoki Ness - che di Orsetti era amico - ha voluto ricordare il coraggio e la nobiltà d'animo del trentatreenne fiorentino, che ormai mancava da casa da oltre un anno. Queste le sue parole:

"Oggi è la mia prima festa del papà e la prima cosa che vedo stamattina sei tu Orso. Mi chiedi di ricordarti con un sorriso e io è con un sorriso che ti ricordo a Rifredi le volte che si è dormito assieme a casa di Peppa. Vederti mi metteva sempre di buonumore. Oggi mi hai fatto piangere, mi hai fatto sorridere, ma soprattutto mi hai fatto riflettere su quali siano i veri valori della vita, quelli che devo insegnare a mia figlia.

Ti voglio bene Orso. Ti voglio bene amico. Eri sei e sarai sempre un esempio".

Andarsene con un sorriso, il testamento di 'Orso'

La frase di Inoki "Ti ricordo con un sorriso", è evidentemente riferita al testamento di "Orso", il cui testo è stato diffuso oggi dalle forze curdo-siriane. Si tratta di una lettera più che di un testamento vero e proprio, uno scritto che i combattenti dell'esercito curdo realizzano ormai quasi come prassi, vista l'elevatissima possibilità di perdere la vita in battaglia.

"Ciao, se state leggendo questo messaggio vuol dire che non sono più in questo mondo. Nonostante la mia dipartita prematura - scriveva Orsetti - la mia vita rimane in ogni caso un successo, sono quasi certo di essermene andato con un sorriso sulle labbra, non avrei potuto chiedere di più".

"Questa guerra non è solo dei curdi - aveva dichiarato il volontario italiano prima di partire - perché l'Isis è una minaccia per il mondo intero".