Gli uomini della Guardia di Finanza questa mattina, intorno alle 8, sono saliti a bordo di "Mare Jonio", la nave-soccorso gestita dall'associazione umanitaria Mediterranea Saving Humans, Ong supportata dal mondo dell'associazionismo e da molti esponenti della sinistra italiana, da Nichi Vendola ai sindaci di Napoli e Palermo Luigi De Magistris e Leoluca Orlando Cascio.

Nella serata di ieri, l'imbarcazione si trovava di fronte alle coste della Libia quando ha soccorso un gommone con a bordo 49 migranti in difficoltà. Stando a quanto riportato dall'Ansa, l'Ong avrebbe contravvenuto agli ordini impartiti dalla Guardia Costiera di Roma che stava coordinando le operazioni: invece di consegnare i naufraghi alla motovedetta della Marina libica intervenuta in un secondo momento, avrebbe diretto la prua verso l'Italia.

Nella prima mattinata di oggi la nave Mare Jonio è arrivata in prossimità di Lampedusa

Il comandante della nave "Mare Jonio", dunque, avrebbe deciso di trasgredire agli ordini, sottolineando l'esigenza di tutelare naufraghi ed equipaggio dalle condizioni meteo definite avverse. A bordo una cinquantina di persone, tra le quali ci sarebbero una dozzina di minorenni e un migrante in gravi condizioni di salute.

La traversata ha portato la nave Ong nei pressi di Lampedusa nelle prime ore della mattinata: alle 7:30 ha gettato le ancore in un punto di fonda autorizzato dalla Guardia Costiera a circa un miglio e mezzo dalle coste dell'isola. Immediatamente gli uomini della Guardia di Finanza sono saliti a bordo.

Hanno trasgredito all'ordine impartito dalla Guardia di Finanza di non avvicinarsi alle nostre coste

Gli uomini delle fiamme gialle devono verificare perché il comandante della nave abbia anche trasgredito all'ordine da loro impartito di non avvicinarsi alle acque territoriali italiane. Giorgio Ruta, cronista del quotidiano "La Repubblica" a bordo dell'imbarcazione, ha confermato la notizia.

Racconta che mentre la nave "Mare Jonio" si trovava a circa 10 miglia dall'isola di Lampedusa, la Guardia di Finanza ha impartito via radio un ordine ben preciso. Queste le parole ascoltate dal giornalista a bordo: "Vi intimiamo l'alt, fermate le macchine, arrestate i motori". Il capitano dell'imbarcazione Ong ha risposto in maniera altrettanto chiara, sostenendo di non poter obbedire poiché la nave sarebbe stata in balia di onde alte 3 metri che avrebbero messo in pericolo di vita l'equipaggio e i migranti soccorsi.

Si profila, dunque, un nuovo braccio di ferro con il ministro dell'interno Matteo Salvini, il quale ha già dichiarato a Sky Tg24 che i porti sono e rimarranno chiusi.