Anche quest'anno è arrivato il giorno di San Giuseppe in cui si festeggia appunto la figura del papà. In tutto il nostro Paese, come da tradizione, si moltiplicano soprattutto le offerte commerciali per questa ricorrenza. Tra le tante aziende, anche il noto editore Feltrinelli ha deciso di vendere i suoi libri a prezzo scontato, o almeno su una selezione di essi, fino al 19 marzo 2019. L'editore ha quindi lanciato la sua campagna pubblicitaria, ma non appena questa è stata resa pubblica, Feltrinelli è stata sommersa da numerose critiche, in quanto la campagna sarebbe discriminatoria, secondo alcuni, della figura del papà.

Nel manifesto si vede il disegno di un bimbo che viene preso sulle spalle dal padre. Il bambino però è rappresentato con un fumetto, nel quale c'è scritto "Io comunque preferisco la mamma". La campagna di marketing in questione ha suscitato sdegno soprattutto tra le associazioni dei padri separati, i quali annunciano un boicottaggio di ogni iniziativa dell'editore.

Feltrinelli ha comunque cambiato l'immagine

L'editore, secondo quanto riferisce la testata on-line Bufale.net, la quale si occupa proprio di contrastare le fake news che circolano in Rete, come potrebbe sembrare questa, chiarisce che l'editore ha cambiato l'immagine della campagna, sostituendola con un'altra che invece recita "Il mio papà è un supereroe".

Tale iniziativa è stata intrapresa da Feltrinelli proprio a seguito delle polemiche suscitate dallo slogan lanciato in precedenza. La vicenda, che nel frattempo sta assumendo un carattere nazionale, sembra confermata anche dal quotidiano modenese on-line La Pressa, il quale afferma che due coniugi del capoluogo di provincia emiliano hanno notato i manifesti in una libreria del posto.

La coppia avrebbe quindi riferito il suo sdegno al personale dell'attività commerciale, il quale avrebbe dato anche ragione ai due. I coniugi in questione si battono da anni per la bigenitorialità, e per i diritti, spesso calpestati, dei figli di papà separati.

Notizia diventata virale sui social

Il fatto in breve tempo, come spesso accade in questi casi, ha avuto dapprima una vasta eco sui social e poi è finita su alcuni media, che hanno pubblicato la notizia.

Né sul sito della Feltrinelli, né nelle librerie, appare più lo slogan incriminato, che è stato letteralmente sostituito con uno più accettabile, in cui il papà è appunto un supereroe, come detto in precedenza. La vicenda continuerà sicuramente a far parlare di sé.