Il gip Valeria Montesarchio che si sta occupando del caso relativo alla violenza sessuale nei confronti di una giovane di 24 anni nell'ascensore della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, ha convalidato i provvedimenti di fermo verso i tre ragazzi accusati di essere i responsabili dello stupro.

I giovani sono anche stati interrogati dal magistrato di turno, e tutti hanno fornito la stessa versione dei fatti, ovvero che la ragazza avrebbe acconsentito ad avere dei rapporti con loro, dunque non ci sarebbe stato alcun abuso sessuale.

Intanto proseguono le indagini della Squadra mobile della Questura di Napoli per fare chiarezza su quanto accaduto martedì 5 marzo ed anche su un episodio analogo che si sarebbe verificato circa venti giorni fa. Sembra, infatti, che in quell'occasione i tre ragazzi appena maggiorenni avessero cercato di avere un rapporto di natura sessuale con la 24enne di Portici ed una sua amica, concentrandosi maggiormente su quest'ultima. Il sostituto procuratore Cristina Curatoli ha già provveduto a depositare la documentazione a sostegno delle prove su quanto accaduto. A questi prossimamente andranno ad aggiungersi gli esami del Dna e i risultati degli accertamenti effettuati sui cellulari dei tre giovani.

Infatti non si esclude che negli smartphone dei presunti colpevoli possano esserci fotografie e video di quanto verificatosi martedì scorso.

Violenza in Circumvesuviana: i giovani acclamati all'uscita dal commissariato

Mentre i tre ragazzi venivano interrogati nel commissariato di San Giorgio a Cremano, i loro parenti attendevano fuori al freddo.

Quando i giovani sono usciti scortati dagli agenti di polizia alla volta del carcere di Poggioreale, sono stati applauditi e acclamati da genitori e familiari. Una madre ha pianto a dirotto, mentre un padre ha applaudito in segno di incoraggiamenti ai presunti colpevoli. Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli e Antonio Cozzolino a loro volta hanno abbozzato un sorriso.

Proprio in questo frangente - come riporta "Il Mattino" - pare che un poliziotto abbia sussurrato a voce bassa che i ragazzi si renderanno conto della gravità di ciò che hanno fatto solo quando vedranno chiudersi la cella della prigione dinanzi ai loro occhi. Del resto, la sensazione è che all'interno del carcere non ci saranno lacrime né applausi per i tre presunti aggressori.

Intanto tra Piazza Troisi e il parcheggio nei pressi della stazione della Circumvesuviana, simboli della movida giovanile di San Giorgio a Cremano, non si fa altro che parlare della terribile vicenda accaduta martedì pomeriggio. Questi luoghi, infatti, erano costantemente frequentati da Alessandro, Raffale e Antonio, i quali vi trascorrevano insieme intere giornate.