Inghiottito e poi risputato da una balena: proprio come capita nella Bibbia al profeta Giona, mangiato da un enorme pesce, o nella più popolare delle fiabe, quella di Pinocchio ideata da Carlo Collodi. L'incredibile avventura, o disavventura che dir si voglia, è capitata davvero al 51enne Rainer Schimpf, sub esperto e profondo conoscitore degli abissi, che di mestiere fa il regista di video subacquei, estremi e spettacolari, in cui immortala prede e predatori degli oceani.

Il sub era impegnato proprio in una perlustrazione dell'Oceano Indiano in Sudafrica con amici e colleghi, quando all'improvviso è stato risucchiato nella bocca di un gigantesco cetaceo che come l'ha inghiottito dopo poco l'ha espulso non gradendolo come cibo.

In bocca alla balena, l'incredibile avventura di un sub regista

Nella Bibbia si racconta che il profeta Giona viene gettato in mare, è risucchiato nel ventre di un enorme pesce dove resta tre giorni e tre notti. Intrappolato in quell'oscura cavità, rivolge a Dio un'intensa preghiera per essere liberato e solo a quel punto, recepito l'ordine divino, l'animale lo vomita lasciandolo su una spiaggia. E cosa non passa Pinocchio, rinchiuso nella pancia di un grande animale marino con il padre Geppetto? Ne escono vivi solo grazie ad un'astuzia di Pinocchio che approfitta del fatto che l'animale dorma a bocca aperta. Per sua fortuna, Rainer Schimpf non ha sostato tre giorni e tre notti nella bocca della balena, ma ne è uscito vivo e vegeto quasi subito.

L'esperto sommozzatore si trovava nelle acque al largo di Port Elisabeth, a est di Città del Capo, e con il suo team era impegnato a riprendere pinguini, foche, delfini, balene e squali pronti ad attaccare una colonia di sardine, quando all’improvviso è stato risucchiato nella bocca di una Balena di Bryde. Le persone della sua squadra, incredule, hanno visto un vorticoso movimento che ha agitato in maniera anomala l'acqua, e per un attimo hanno creduto di delirare: l'uomo era stato risucchiato nella bocca di un cetaceo di 11 metri.

Il regista ha raccontato di non aver avuto neanche il tempo di provare emozioni, tantomeno d'essere terrorizzato, e trovandosi al buio ha agito d'istinto. Ha trattenuto il respiro, ipotizzando che la balena l'avrebbe sputato fuori in qualche angolo sommerso dell'oceano. I tempi di espulsione, per fortuna, non sono stati quelli capitati al profeta Giona.

Nel giro di qualche secondo che al sub deve essere sembrato eterno, il cetaceo, accortosi di aver sbagliato boccone, ha spalancato le fauci per liberarsi della fastidiosa presenza.

Rainer ha sentito un'enorme pressione sui fianchi quando è stato espulso insieme a quella che gli è sembrata una tonnellata d'acqua. Probabilmente oltre alla fortuna, hanno giocato un ruolo fondamentale la sua esperienza in mare, la capacità di concentrarsi e di riuscire a vivere quell'esperienza con una straordinaria calma. A pochi metri da lui, la moglie su una barca ha assistito a tutta la scena: quando di lì a poco ha potuto riabbracciarla, si è sentito un miracolato.

Il suo collega fotografo Heinz Toperczer, senza lasciarsi impressionare, ha immortalato la scena.

Il sub sta bene, ha ripreso la sua attività e ha rassicurato tutti che s è trattato di un incidente perché le balene non attaccano gli uomini. Espulso dal mammifero, ha dovuto darsi in pasto alla vorace stampa di tutto il mondo, attratta da una notizia tanto estrema da sembrare una fake news.

Balena di Bryde, identikit di un mammifero innocuo

Il cetaceo che ha inghiottito il sub regista, è un esemplare di balenottera di Eden, detta anche balenottera di Bryde. Si tratta di un animale che raggiunge una lunghezza compresa tra i nove e i 15 metri, un peso tra le otto e le 25 tonnellate.

La sua caratteristica distintiva è che ha uno stile natatorio che la fa sembrare simile a un grande delfino. Di colore grigio scuro, si trova nell’Oceano Atlantico, Indiano e Pacifico, ed è molto presente al largo del Sudafrica.

Può immergersi fino a una profondità di 300 metri. Quando apre la bocca sulla superfice dell'acqua per prendere il cibo, è l'unico momento in cui non si rende conto di cosa ha davanti. Per questo Rainer è sicuro che l'animale si sia spaventato quanto lui di ciò che gli è capitato, ed è subito corso ai ripari risputandolo.