"Non volevamo fare una rapina, ma un furto": è questa l'assurda giustificazione di tre soggetti brindisini che qualche giorno fa sono stati sorpresi dai Carabinieri di Cannole e Bagnolo del Salento, in provincia di Lecce, mentre tentavano di fare una rapina ai danni di un ufficio postale della cittadina del basso salento, Cannole appunto. Secondo quanto si apprende dalla stampa locale, Giuseppe Niccoli, 61 anni, Salvatore Quinto, 53enne (entrambi brindisini) e Oronzo Sgura, un 57enne di Ostuni, avrebbero praticato un foro all'interno di un'abitazione abbandonata confinante con l'ufficio postale prescelto per il misfatto.
Da qui avrebbero cercato di introdursi nei locali della Posta, una volta che al mattino presto fosse entrato il direttore. Il piano è stato però sventato dai militari.
Operazione 'Laundry Wall'
Secondo quanto si apprende dai media locali, in particolare dalla testata giornalistica locale on-line, Lecce Prima, che ha seguito l'intera vicenda insieme ai colleghi di Brindisi Report, i militari, già da diverso tempo, avevano sotto controllo delle auto sospette, in quanto in quest'ultimo periodo ci sono stati numerosi furti nella zona. Uno dei più clamorosi accadde, con le stesse modalità, alla fine del gennaio scorso, quando alcuni malfattori si introdussero, sempre grazie ad un foro praticato nella parete, all'interno della Posta di Caprarica di Lecce.
Al mattino presto il direttore e i dipendenti furono colti di sorpresa, e i soggetti fecero bottino pieno. Da allora le indagini dei militari, in tutta la provincia, non si sono mai fermate, e l'altro giorno hanno colto in flagranza i tre brindisini che, di fatto, erano in trasferta. Sono gravissime le accuse mosse nei loro confronti: dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine.
L'operazione è stata denominata "Laundry Wall" ed ha avuto il suo epilogo intorno alle 5:30 della mattina del 13 aprile scorso, quando i carabinieri hanno accerchiato sia l'edificio dove i tre avevano forato la parete, che lo stesso ufficio postale. Solo due di loro sarebbero entrati nell'abitazione, per poi successivamente introdursi nell'ufficio postale, un altro è invece rimasto a bordo di un'autovettura e aveva in mano una piccola trasmittente.
Niccoli si è assunto la paternità dell'idea di forare la parete e lo stesso ha detto di essere stato fermato dai carabinieri e che la ricetrasmittente in suo possesso sarebbe servita a non essere intercettato dalle autorità. Non appena il direttore ha fatto il suo ingresso nell'ufficio postale, sono entrati in azione gli agenti che hanno quindi tratto in arresto gli aspiranti rapinatori in trasferta.
Arresto confermato
L'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dei tre soggetti brindisi è stata firmata dal pm del Tribunale di Lecce, Edoardo D'Ambrosio. Sono ritenuti soggetti potenzialmente pericolosi, per loro viene quindi confermata la custodia in carcere in quanto c'è il pericolo che possano reiterare il reato.
Al vaglio degli inquirenti ci sono diversi tentativi di furto simili avvenuti tra le provincie di Lecce e Brindisi e non si esclude che i responsabili possano essere proprio i tre arrestati. Particolari, questi ultimi, che dovranno essere chiariti con il proseguimento delle indagini.