Nella giornata di oggi, mercoledì 3 aprile, una drammatica tragedia si è consumata in Calabria. Un giovane di 34 anni ha infatti perso la vita dopo essere precipitato da una scalinata da un’altezza di circa 10 metri. Il giovane era originario del Niger ed era venuto in Italia in cerca di fortuna. Il suo corpo è stato trasportato presso l'ospedale di Reggio Calabria in attesa dell'autopsia.

Nei giorni scorsi un altro migrante era morto carbonizzato in una tendopoli, sempre in Calabria.

Calabria, giovane precipita da una scalinata e muore

Poche ore fa in Calabria si è consumata l'ennesima tragedia.

Un giovane di soli 34 anni che si chiamava Bubaker Ibrahim Kheil, è deceduto nel comune di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, dopo essere caduto da una scalinata e aver compiuto un volo di 10 metri di altezza, prima di schiantarsi drammaticamente al suolo. Il giovane, dalle prime informazioni che ci giungono, era un migrante originario del Niger. Questa mattina il suo corpo è stato ritrovato in via Signore, all'interno di un cortile, in un’abitazione privata. Sul luogo si sono precipitati i sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare l'avvenuto decesso del ragazzo, il quale probabilmente è morto sul colpo.

Oltre ai sanitari, sul luogo della tragedia, si sono recati gli agenti della polizia scientifica che hanno iniziato ad esaminare tutti i rilievi del caso per poter fare maggiore chiarezza su quanto è accaduto.

Le forze dell'ordine del commissariato del comune di Gioia Tauro hanno iniziato a condurre tutte le indagini.

Il corpo del 34enne è stato trasportato presso l'ospedale Riuniti di Reggio Calabria, dove nelle prossime ore sarà effettuata l'autopsia che chiarirà l'esatta dinamica di quanto è successo. Nelle prossime ore si dovrebbero avere quindi maggiori informazioni.

Calabria, era morto un altro giovane migrante

Nella giornata di venerdì 22 marzo, un altro giovane ragazzo di 32 anni, che si chiamava Sylla Naumè, originario del Senegal, era tragicamente deceduto in un rogo scoppiato nella tendopoli di San Ferdinando, sempre nel reggino. La dinamica di quanto è accaduto non è ancora stata del tutto chiarita, ma pare che in un angolo di una tenda da sei posti, dove erano presenti diversi cavi elettrici, sarebbe divampato l'incendio. Per il giovane, nonostante l'intervento dei sanitari del 118, non ci sarebbe stato nulla da fare. Indagano le forze dell'ordine.