Una terribile tragedia si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri a Trinitapoli, cittadina non lontana da Foggia, che attualmente ricade nella nuova provincia pugliese di Barletta -Andria-Trani (Bat). Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, un uomo di 63 anni, Damiano Carbone, ergastolano e presunto esponente di spicco della criminalità organizzata dauna, è stato raggiunto da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni, i sicari avrebbero sparato anche con una pistola. Su quanto accaduto stanno indagando i Carabinieri, probabilmente il dramma si inquadra nella spietata guerra di mafia che da qualche tempo vede protagonista il foggiano.

La vittima è stata uccisa a pochi passa da casa sua.

L'uomo era in auto

Carbone al momento dell'agguato si trovava in auto, insieme a lui c'era un'altra persona, di cui non sono state fornite le generalità. Questo secondo soggetto è fortunatamente scampato alla morte e rimasto, a quanto sembra, illeso. Ascoltato dai militari dell'Arma non ha saputo fornire elementi utili. Secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa, che riporta una primissima ricostruzione dei fatti operata dagli inquirenti, Carbone è stato affiancato da almeno due soggetti che viaggiavano a bordo di una Jeep Renegade. I killer avrebbero agito ovviamente a volto coperto e sarebbero stati incappucciati. Anche il passeggero che si trovava con Carbone sarebbe un pregiudicato, già noto alle Forze dell'Ordine.

Proprio la vettura utilizzata dagli assassini è stata trovata nella tarda serata di ieri completamente devastata dalle fiamme nelle campagne alle porte di Trinitapoli. Visto che l'episodio, come detto, potrebbe inquadrarsi nella guerra di mala in atto a Foggia e dintorni, non è escluso che l'inchiesta ora passi nelle mani della Dia (Direzione investigativa antimafia).

L'uomo beneficiava di alcuni periodi ai domiciliari

Damiano Carbone, pur essendo condannato all'ergastolo per un omicidio e per un tentato omicidio, per problemi di salute beneficiava da diverso tempo di alcuni periodi ai domiciliari, e proprio per questo ieri si trovava fuori dalla casa circondariale. Per tutta la notte gli inquirenti hanno ascoltato i parenti della vittima, nonché eseguito le prove Stub, degli esami specifici che rivelano la presenza di polvere da sparo sulla pelle e gli indumenti delle persone.

Sono state eseguite anche perquisizioni nelle abitazioni di alcuni pregiudicati. La tragedia avviene a pochissime ore da un altro grave fatto di cronaca avvenuto a Cagnano Varano, nel foggiano sempre, dove, come si ricorderà, un maresciallo dei Carabinieri ha perso la vita durante un'improvvisa sparatoria avvenuta nella piazza centrale del paese. A sparare, in quell'occasione, fu un pregiudicato.