Dieci anni dopo il terribile Terremoto che ha distrutto quasi completamente la città, nella bellissima L'Aquila si respira aria di cambiamento e di rinascita. In molti hanno cercato di ripartire dal punto in cui erano stati interrotti, si iniziano a riaprire negozi e bar e qualcuno è potuto tornare a casa propria.
Il terremoto del 6 aprile 2009
Erano le 3.32 quando la città de L'Aquila venne svegliata da un forte boato e una scossa di terremoto inimmaginabile. Le continue, piccole scosse dei giorni precedenti non avevano fatto temere il peggio ma erano riuscite lo stesso a mettere in ansia molti cittadini che avevano deciso di dormire in macchina.
In quella notte fredda di inizio aprile il terremoto tolse la vita a più di 300 persone, sbriciolando completamente vite, case, monumenti, comuni e negozi. La vita a L'Aquila si fermò in quel preciso istante e, dalla mattina seguente, divenne nota a tutti l'enorme cicatrice che aveva deturpato per sempre quella magnifica città.
Semplici volontari, protezione civile, croce rossa e tante altre associazioni iniziarono a scavare a mani nude per tirare fuori chi si trovava ancora sotto le macerie riuscendo a liberarne moltissimi dai calcinacci delle proprie case. A dieci anni dal terremoto sono in molti quelli che ricordano quel giorno con gli occhi lucidi, contenti di essere ancora in vita e carichi di entusiasmo.
L'Aquila e la sua rinascita
Quest'anno è il decimo anniversario dai terribili crolli del 2009 ed in molti si sono riuniti nella città per ricordare le vittime. Proprio come da nove anni a questa parte, anche la notte del 6 aprile, alle ore 3.32 un'enorme fiaccolata ha illuminato la città e si sono sentiti più di 300 rintocchi delle campane, un numero pari alle vittime.
Il decennio passato è servito per riunire le idee e capire cosa fare di questa città ed i risultati sono ottimi: i palazzi vengono liberati dalle impalcature ogni giorno, la rinascita è evidente e sono in molte le persone che hanno deciso di ricominciare. Nel centro storico stanno riaprendo i primi negozi, le vetrine mostrano gli abiti delle collezioni primaverili, simbolo del tempo che ha deciso di scorrere di nuovo.
Non è più strano vedere gruppi di persone riunite nelle piazze, che aspettano entusiasti il momento in cui riapriranno tutti i bar. Anche se ancora c'è tanta strada da fare, sopratutto al di fuori delle strade principali, la gente non si da per vinta anzi fa di tutto per incoraggiare il commercio locale a decollare di nuovo.
Una nota positiva, inoltre, l'aumento delle iscrizioni universitarie nella città, simbolo di un grande ritorno dei giovani che vogliono costruire il loro futuro proprio nella città che li ha visti nascere. L'arrivo degli studenti, infatti, rappresenta l'inizio della vita nuova e la rinascita de L'Aquila che, ancora una volta, è pronta a ripartire.