Non è certamente una bella notizia quella che arriva da Brindisi, dove purtroppo il porticciolo turistico del comune capoluogo, gestito fino ad oggi dalla società "Bocca di Puglia S.p.A" (partecipata del comune), ha ricevuto la notifica della revoca della concessione demaniale, la stessa era stata rilasciata nel 2000. La causa è una interdittiva antimafia, giunta già lo scorso anno, nei confronti del socio di maggioranza, la "Igeco". Adesso, a firma del presidente dell'Autorità Portuale, Ugo Patroni Griffi, è arrivata la revoca della concessione.

L'area dovrà essere sgomberata entro 120 giorni al massimo, se la società non eseguirà quanto richiesto nei termini dovuti, si procederà d'ufficio.

Il presidente: 'La legge va applicata sempre'

Sulla vicenda è ovviamente intervenuto lo stesso presidente dell'Autorithy, che ai media locali ha spiegato le ragioni di questa revoca. Patroni Griffi ha detto che nonostante la società "Bocca di Puglia" abbia applicato delle misure di self cleaning, proprio nei confronti del suo socio di maggioranza, "Igeco" appunto, queste ultime non darebbero garanzia di un allontanamento totale dal pericolo di infiltrazioni mafiose della società concessionaria. Il porticciolo turistico di Brindisi è una struttura abbastanza grande, nonché un polo molto importante per la nautica da diporto.

Sorge in una bellissima cornice paesaggistica, difronte al cosiddetto "castello alfonsino", o "di mare", a pochi metri dalla diga di "Punta Riso". Ha circa 638 posti barca, e nel corso degli anni è stato protagonista di importanti kermesse dedicate proprio al settore della nautica. Ma, almeno per il momento, il suo destino pare segnato.

"La legge va applicata, in ogni caso" - ha spiegato il presidente Patroni Griffi. Il numero uno dell'Autorità Portuale inoltre si è detto sorpreso che alcuni si siano meravigliati di quanto disposto dall'Autorità Portuale, visto che questo fatto ha una certa rilevanza a livello sociale.

Il provvedimento ha colpito il solo socio di maggioranza

Per dovere di cronaca, e completezza di informazione. precisiamo che la società "Bocca di Puglia" non è stata colpita da questa interdittiva antimafia, ma che il provvedimento riguarda il solo socio di maggioranza della società, che detiene il 55,27 per cento delle quote societarie. L'interdittiva porta la firma del prefetto di Roma, Paola Basilione. Sulla vicenda è intervenuta anche la politica locale brindisina, in particolare il consigliere di Forza Italia, Gianluca Quarta, il quale ribadisce che "non ci sono stati provvedimenti di revoca posti in essere anche in relazione agli altri porticcioli pugliesi di cui è socia di maggioranza la Igeco Costruzioni spa". Sicuramente sulla vicenda si potranno conoscere ulteriori dettagli a breve. Resta ferma la decisione dell'Autorità portuale: l'area va sgomberata al più presto.