In queste ore, ormai, non si fa altro che parlare di quanto successo ieri pomeriggio a Parigi, quando la cattedrale di Notre-Dame è stata devastata da un enorme incendio che ha, purtroppo, distrutto tutta la copertura lignea superiore dell'edificio religioso. Ancora non sono chiare le cause che hanno portato all'incendio, partito molto probabilmente da una impalcatura che cingeva la cattedrale: il capolavoro gotico era oggetto di imponenti lavori di restauro che dovevano durare fino al 2022. La gente comune di tutto il mondo si sta chiedendo come mai una chiesa come quella abbia preso fuoco.

Non mancano, come riportavamo in un nostro precedente articolo, le ipotesi di complotto, che vorrebbero addirittura gli islamisti quali responsabili dell'incendio. Inutile dire che su questo non ci sono prove e che gli inquirenti, lo ribadiamo, hanno escluso categoricamente che si sia trattato di incendio doloso. Il procuratore Rèmi Heitz è propenso a seguire con i suoi colleghi l'ipotesi dell'incidente, ma ci sono ancora tantissimi dettagli da analizzare. Forse ci vorranno mesi per capire quello che è successo. A Parigi, così come in tutta la Francia, però, negli ultimi mesi sono andate a fuoco diverse chiese.

L'incendio a Saint-Sulpice e ad altri edifici religiosi

Il mese scorso, precisamente il 17 marzo 2019, a restare devastata da un incendio fu un'altra importante chiesa parigina, quella di Saint-Sulpice.

In quell'occasione a restare distrutti dal rogo furono una scala interna e la porta principale. Le cause dell'incendio sono anche qui da chiarire. A differenza di Notre-Dame, questa chiesa, la seconda più grande di Parigi, venne terminata nel XIX secolo, ed è dedicata, come dice il nome, a San Sulpizio il Pio. L'edificio religioso è sede anche di un famoso seminario fondato nel 1642 a Issy da Jean Jacque Olier, parroco della stessa chiesa parigina.

Il seminario con il tempo divenne una società di vita apostolica, chiamata Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio. Ad oggi Saint Sulpice ha funzione di seminario arcivescovile. Prima del rogo a quest'ultima chiesa, e a quello di ieri di Notre-Dame, altri incendi, in un certo senso misteriosi, si sono verificati presso la chiesa di Saint Nicholas, sita nel nord del Paese e alla cattedrale di Saint Alan, nella Francia del sud.

Tutti questi episodi ormai da ore vengono tutti collegati tra di loro, e i complottisti pensano che dietro quello che sta succedendo in Francia ci sia un oscuro disegno.

L'Isis ieri ha festeggiato

Anche il sedicente "Stato Islamico" ieri, subito dopo la notizia del rogo, avrebbe festeggiato sui social. Secondo quanto riporta TgCom24, l'Isis ha definito "un colpo al cuore dei crociati" il rogo di Notre-Dame. Tra l'altro, proprio di fronte alla cattedrale parigina fu arso al rogo l'ultimo Gran Maestro dei Cavalieri Templari, Jacques De Molay, precisamente il 18 marzo 1314. Il suo ordine, infatti, venne perseguitato dal re di Francia, Filippo il Bello, che accusò i cavalieri del Tempio di eresia e di tante altre folli accuse. Particolari storici che, dopo quanto successo, fanno davvero rabbrividire. Le indagini, comunque, sull'incendio di Notre-Dame proseguono spedite.